La Corte Internazionale di Giustizia sostiene la Somalia in una disputa marittima con il Kenya

La mappa mostra la costa keniota-somalia e l'area contesa.
La mappa mostra la costa keniota-somalia e l’area contesa.

Nairobi, Kenya (Africa) – La Corte internazionale di giustizia (ICJ) si è unita alla Somalia in una controversia con il vicino Kenya sui confini marittimi in un caso che coinvolge un territorio ricco di petrolio e gas.

La sentenza emessa martedì dalla Corte suprema delle Nazioni Unite è legale, sebbene la corte non abbia poteri esecutivi. La corte ha respinto la richiesta del Kenya di un confine marittimo, affermando che il Kenya non l’ha rispettato. Invece, la corte era vicina a tracciare una linea retta dal confine con la Somalia all’Oceano Indiano.

Ma la corte ha respinto la richiesta della Somalia dopo che il Kenya ha accusato alcune delle sue attività marittime di violare la sua sovranità.

Il Kenya ha dichiarato la scorsa settimana che non avrebbe riconosciuto la sentenza della corte, accusando il processo giudiziario di essere “trasparente e implicitamente prevenuto”. La sentenza ha riconosciuto che avrebbe “serie conseguenze sulla sicurezza, politiche, sociali ed economiche per la regione e oltre”, esortando i keniani a mantenere la calma.

La Somalia ha intentato una causa ICJ nel 2014 oltre i confini marittimi dei paesi.

Il tribunale, con sede a L’Aia, ha stabilito per anni che la Somalia non poteva “ignorare il contesto della guerra civile” e ha limitato le sue attività di governo. Ha inoltre rilevato che “non ci sono prove evidenti che la Somalia abbia approvato la richiesta del Kenya di un confine marittimo con una linea di latitudine parallela.

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