Dopo che il sindaco di Kabul ha chiesto alle donne di “restare a casa”, l’appello di Javed Akhtar | Ultime notizie dall’India

Il sindaco di Kabul ha affermato che ci sono eccezioni per le donne che non possono essere sostituite dagli uomini – nei dipartimenti di progettazione e ingegneria e nelle ostetriche dei bagni pubblici femminili.

di hindustantimes.com | di Meenakshi Rai, Nuova Delhi

Inserito il 20 settembre 2021 alle 17:18 IST

Lunedì il cantautore Javed Akhtar ha lanciato un appello a tutti gli organismi islamici del Paese affinché condannino collettivamente l’ordinanza emessa dal sindaco di Kabul che impone alle donne di rimanere a casa. “Al-Jazeera ha riferito che il sindaco di Kabul ha ordinato a tutte le donne lavoratrici di rimanere a casa, e mi aspetto che tutti gli organi islamici importanti condannino questo perché è fatto in nome della loro religione. 3 hanno divorziato”, ha scritto Akhtar su Twitter.

Nella sua prima conferenza stampa dalla sua nomina prima talebaniIl sindaco di Kabul ha detto domenica che alle dipendenti è stato ordinato di rimanere a casa, in attesa di un’altra decisione. “Ci sono alcune aree che gli uomini non possono fare e dobbiamo chiedere alle nostre dipendenti di svolgere le loro funzioni, e non c’è alcun sostituto per questo”, ha detto Hamdallah al-Namouni, senza specificare il numero di dipendenti donne che sono state costrette a rimanere a casa.

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Namouni ha detto che poco meno di un terzo dei quasi 3.000 dipendenti della città erano donne e lavoravano in tutti i dipartimenti prima che i talebani conquistassero l’Afghanistan il 15 agosto. Dipartimenti di progettazione e ingegneria e responsabili dei bagni pubblici femminili.

Non solo a Kabul, alle donne di tutto l’Afghanistan è stato chiesto di restare a casa, ma i talebani devono ancora annunciare una politica unificata. Il governo talebano ha emesso diversi dettami che minano i diritti delle ragazze e delle donne. Ragazze delle scuole medie e superiori non ho chiesto Si torna a scuola per ora ma i ragazzi di quelle classi hanno ripreso gli studi nel fine settimana. Alle studentesse universitarie è stato detto che potevano frequentare le lezioni ma che i sessi sarebbero stati segregati e che dovevano seguire un rigoroso codice di abbigliamento islamico.

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Venerdì scorso i talebani Chiudere il Ministero degli Affari Femminili Sostituendolo con un ministero che si occupa di “promuovere la virtù e prevenire il vizio” incaricato di attuare la legge della sharia. Più di una dozzina di donne hanno protestato domenica fuori dal ministero, tenendo striscioni che chiedevano la partecipazione delle donne alla vita pubblica. Uno dei segni dice: “Una società in cui le donne non sono attive è una società morta”.

Un certo numero di donne in Afghanistan stava manifestando contro i talebani, chiedendo uguali diritti in tutti gli ambiti della vita.

(con input di agenzia)

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