I leader del Gruppo dei Sette (G7) hanno discusso su come dovrebbero rispondere con forza alla crescente influenza della Cina nel mondo e alle presunte pratiche di lavoro forzato nello Xinjiang. Secondo un rapporto della CNN, i leader del G7 hanno espresso seri disaccordi sull’approccio e, secondo quanto riferito, i disaccordi sono diventati così sensibili a un certo punto che tutta la rete Internet nella stanza è stata chiusa.
“C’è stata una discussione interessante e un po’ di divergenza di opinioni non sull’esistenza di questa minaccia, ma su quanto sia forte, da una prospettiva aziendale, penso che diversi membri del G7 siano disposti a prendere le cose”, ha detto il funzionario alla CNN. .
Mentre i leader del G7 svelano un piano infrastrutturale per il mondo in via di sviluppo per contrastare il programma Belt and Road della Cina, i rapporti suggeriscono che non c’è consenso immediato su quanto energicamente dovrebbero chiamare Pechino per presunte violazioni dei diritti umani. Diversi documenti trapelati hanno rivelato la brutale e sistematica repressione della Cina sui musulmani uiguri, una minoranza etnica nello Xinjiang, descrivendola come una “lotta contro il terrorismo, l’infiltrazione e il separatismo”.
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Secondo quanto riferito, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha adottato una linea più dura, ma alcuni altri leader sono preoccupati per il rischio di essere visti come un blocco anti-cinese. Durante la prima sessione del vertice del G7 di sabato, Canada, Gran Bretagna e Francia hanno ampiamente sostenuto la posizione di Biden, mentre Germania, Italia e Unione Europea hanno mostrato più esitazione, secondo quanto riportato dall’Associated Press.
I leader del G7 hanno anche discusso della creazione di una task force sulle questioni relative alla Cina. Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha accolto con favore l’idea, ma non ha voluto inquadrare la mossa come uno sforzo anti-cinese. “Non si tratta di difendere qualcosa, ma per qualcosa”, ha detto Merkel ai giornalisti.
Il vertice dei leader del G7 è iniziato ufficialmente venerdì sera a Carbis Bay, località balneare e villaggio della Cornovaglia, nel Regno Unito. Il Regno Unito presiede il vertice dei leader del G7 del 2021 e ha invitato l’India, insieme ad Australia, Corea del Sud e Sudafrica, come nazioni ospiti. Domenica sarà pubblicato un comunicato sull’evento di tre giorni.
(con input di agenzia)