Marinella Soldi, la presidente della Rai, ha preso posizione rispondendo ad una lettera firmata da scrittori, giornalisti e attivisti che accusava la conduttrice Nunzia De Girolamo di spettacolarizzazione e pornografia del dolore durante un’intervista ad una vittima di stupro. Soldi ha sottolineato che le scelte editoriali non rientrano nel suo ruolo, tuttavia ha riconosciuto l’importanza di affrontare l’argomento della violenza di genere con sensibilità e professionalità per promuovere una cultura del rispetto e contribuire alla sua riduzione.
La trasmissione Avanti popolo, rivolta ad un pubblico popolare e ai social media, ha deciso di ospitare la vittima dello stupro di Palermo, coinvolgendo una psicologa nella preparazione dell’intervista. La Rai offre diversi spazi in cui la violenza di genere viene trattata, sia nell’ambito dell’informazione che dell’intrattenimento e della fiction, con l’obiettivo di rispettare le vittime e il pubblico.
Tuttavia, l’episodio di Avanti popolo ha suscitato polemiche e la politica, insieme al Contratto di Servizio, richiedono una maggiore cautela quando si affrontano argomenti delicati come questo. La televisione si trova attualmente in un contesto complesso in cui i social media stanno cambiando gli equilibri di comunicazione e rappresentazione, pertanto è necessario un ampio dibattito per servire la causa delle donne e il servizio pubblico.
L’intervento di Soldi ha evidenziato l’importanza di trattare con sensibilità i temi legati alla violenza di genere e ha sottolineato il ruolo che la Rai svolge nell’educare il pubblico su questi argomenti. La presidente ha promesso un approccio più attento e responsabile da parte della rete televisiva in futuro per assicurare il rispetto delle vittime e contribuire alla creazione di una società più consapevole e rispettosa.