Un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio sulle variazioni del sonno degli anziani legate all’aumento della temperatura nelle loro stanze da letto. L’obiettivo era capire l’effetto della temperatura ambiente sul riposo notturno di questa fascia di età.
La temperatura ideale in una stanza per un sonno ristoratore è generalmente considerata tra i 20 e i 25 °C. Tuttavia, quando la temperatura sale da 25 °C a 30 °C, si è osservato che l’efficienza del sonno diminuisce, compromettendo le prestazioni cerebrali dell’individuo e aumentando i livelli di stress e ansia.
È importante sottolineare che ogni persona ha il proprio intervallo di temperatura ottimale per il riposo notturno e questo intervallo può variare nel tempo. Pertanto, è essenziale trovare la temperatura che favorisca la qualità del sonno per ognuno.
Lo studio è stato condotto su un gruppo di soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, i quali sono stati monitorati per valutare la qualità del loro sonno e raccogliere dati ambientali.
L’impatto del cambiamento climatico sulla qualità del sonno è rilevante e le sue implicazioni sulla salute fisica e mentale sono durature. È quindi fondamentale prestare attenzione alle condizioni ambientali in cui si dorme, soprattutto per le persone anziane.
Alcuni suggerimenti per un sonno migliore includono rispettare i ritmi circadiani, evitare di consumare alcol o caffeina prima di dormire, fare attività fisica regolare, evitare rumori e luce e mantenere la camera da letto alla giusta temperatura.
Questo studio offre una nuova prospettiva sulla correlazione tra temperatura ambiente e qualità del sonno, in particolare per gli anziani. La consapevolezza di tale connessione potrebbe portare a benefici significativi per la salute e il benessere di questa fascia di età.