Max Angioni: «Io blasfemo? Lo dicevano anche a Benigni. Sono stato animatore alle feste per bambini» – Buzznews

Il comico Max Angioni svela il suo percorso sorprendente che, nel giro di pochi anni, lo ha portato a diventare volto di Zelig, Lol e conduttore del programma televisivo Le Iene. Max racconta di come non si sarebbe mai aspettato di raggiungere il successo e, ancor oggi, sente la responsabilità di svolgere al meglio il suo lavoro.

Fin da piccolo, Max ha sempre amato intrattenere gli altri, organizzando spettacoli e sketch durante gli anni scolastici. Ammette di aver provato ansie e paure, come un attacco di panico prima di registrare il programma televisivo Lol. Nonostante avesse affrontato serate disastrose e ricevuto critiche negative durante i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo, Max ha deciso di credere in se stesso e continuare a perseguire la sua passione.

Recentemente, Max ha pubblicato un libro dal titolo “Mistero brutto – Il vangelo secondo me”, che ha suscitato qualche polemica ma anche ottime recensioni. In merito al tema del politically correct, Max commenta che le persone si offendevano anche prima dei social media, ma ora possono esprimere pubblicamente le proprie opinioni.

Nonostante non si aspettasse di diventare un conduttore televisivo, Max cerca sempre di inserire un elemento comico anche nei suoi ruoli di presentatore. Ha condiviso il palco con altri comici famosi come Maccio, Forest e Guzzanti, che lo hanno profondamente impressionato. Ammira comici del calibro di Benigni, De Luigi, Aldo, Giovanni e Giacomo, Albanese, Paolo Rossi e Grillo.

Max ha anche avuto esperienze negative nel mondo di Sanremo, ma ammira comici come Fiorello, che sembrano sempre a loro agio sul palco. Ha sempre mantenuto un legame forte con il teatro, lavorando anche come animatore alle feste di compleanno dei bambini, un’esperienza massacrante ma formativa.

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Oggi, Max ha quasi un milione di followers su Instagram, una cifra che lo impressiona se si considera che ha iniziato ad improvvisare nel mondo del web durante l’adolescenza.

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