Migranti: presidio a Bologna in Prefettura, con la presenza di Zaki

La Cgil di Bologna ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura per protestare contro un’ordinanza che impone l’uscita di richiedenti asilo dal percorso di accoglienza. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di diversi gruppi e associazioni come Ya Basta, Mediterranea, Arci, Anolf, Refugees welcome, Auser e Portico della Pace, ha avuto l’obiettivo di chiedere il ritiro dell’ordine e la creazione di un tavolo di discussione con la Prefettura e la Città Metropolitana per trovare soluzioni adeguate per queste persone.

Durante l’evento, si è unito al presidio anche lo studente e attivista egiziano Patrick Zaki, che ha parlato con i manifestanti ma ha preferito non commentare con i giornalisti. Damiano Borin di Ya Basta ha criticato la decisione di mandare più di 100 persone per strada, soprattutto in una città come Bologna che già affronta una grave crisi abitativa. Secondo Monica Matassini di Mediterranea, è preoccupante che queste persone finiscano senza un’adeguata sistemazione e ciò contribuirà ad aumentare il degrado nella città.

Nonostante una delegazione dei manifestanti sia stata ricevuta da un funzionario della Prefettura, sembra che al momento l’ordine non venga ritirato. La situazione continua dunque a rimanere incerta per i richiedenti asilo e le organizzazioni che si stanno battendo per garantire loro un’adeguata accoglienza e integrazione.

La Cgil di Bologna promette di mantenere la pressione e continuare la lotta affinché tali disposizioni vengano revocate e si possano trovare soluzioni più umane e sostenibili per coloro che si trovano in una situazione di vulnerabilità. L’auspicio è che le istituzioni locali, insieme alla Prefettura, accolgano la richiesta di dialogo e collaborazione avanzata dai manifestanti e si impegnino a trovare una soluzione concreta ed equa per tutti.

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