distanza: 195 km
Sito di partenza: Serigno
Sito di completamento: Bergamo
Ora di inizio: 11:45
Tempo di completamento (circa): 17:12 CEST
La Lombardia è allo stesso tempo il cuore economico dell’Italia, nonché una delle regioni più ricche dal punto di vista paesaggistico e storico. La parte meridionale della regione è il centro industriale del paese, la sua capitale è Milano e industrie come l’automobile, l’agricoltura e il tessile sono tutte essenziali per l’economia italiana. Lontano dall’essere grigio e desolato, tuttavia, lo scenario qui è bello come ovunque in Italia, con le cime alpine a nord che fanno da sfondo mozzafiato.
Vanta più siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO di qualsiasi altra regione in Italia, uno dei quali, le Opere di difesa veneziane, circonda il centro storico dell’ospite della tappa 15, Bergamo. Costruite dalla Repubblica di Venezia nel XVI secolo quando prese il controllo di Bergamo, queste opere costituivano una rete di mura e fortificazioni progettate per aiutare a proteggere la città in quella che allora era una nuova era di guerra con armi da fuoco e polvere da sparo, e sono sopravvissute oggi per lo più intatto.
Per gli appassionati di ciclismo, Bergamo può essere riconosciuta anche come luogo alternato di partenza e arrivo del Giro di Lombardia, quinto monumento della stagione. Conosciuta come la ‘scalata classica’, una corsa che sfrutta al meglio le grandi colline e il terreno ondulato della zona, una corsa dal sapore decisamente autunnale come l’apertura del sipario di ottobre a ridosso della stagione.
Profilo della tappa 15 tratto dal sito web del Giro d’Italia
Sebbene il Giro d’Italia visiterà in primavera piuttosto che in autunno (questa sarà una gara di crescita, piuttosto che caduta delle foglie), la tappa 15 presenta un terreno impegnativo simile al Giro di Lombardia. Le salite più riconoscibili di questa gara come Madonna del Gesallo, Moro di Sormano e San Fermo della Battaglia non ci sono, ma quelle che lo sono sono comunque abbastanza impegnative da rendere questa tappa molto impegnativa e potenzialmente da sprint di classifica generale.
Durante la progettazione del percorso, gli organizzatori hanno effettuato una salita più bassa ma più lunga rispetto al normale tour della Lombardia. La prima delle quattro salite classificate, Valico di Valcava, è lunga 11,6 km e presenta una pendenza media di un pessimo 8%, mentre la successiva salita di Selvino è più lunga (11 km), anche se meno ripida (5,6%).
Queste salite sono troppo lontane per finire per qualsiasi scelta, ma sono certamente abbastanza dure da logorare i corridori prima della fondamentale salita finale di Roncula Alta. Se qualche corridore della classifica generale attaccherà oggi, sarà probabilmente durante questa salita di 10 km, forse già nelle discese ripide del 17% vicino al fondo, dato che il resto della salita si attenua fino a un 8% più gestibile prima di stabilizzarsi verso il superiore. Lo sprint lungo e piatto (per lo più) fino al traguardo di oltre 10 km dopo aver disceso questa salita renderà difficile mantenere eventuali distacchi di tempo fino al traguardo, ma, con un giorno di riposo domani per recuperare, i corridori del terreno di recupero potrebbero ritenere che valga la pena Tentativo.
I contendenti
Come la tappa di sabato scorso a Fossombrone, la natura di questa tappa sembra matura per una potenziale fuga con alcuni lavori di classifica generale in ritardo
È improbabile che vedremo i team GC fare uno sforzo concertato per inseguire un incidente, mentre il nuovo leader della corsa di Groupama-FDJ Bruno Armirail è concentrato sul mantenere il francese in rosa nel suo giorno di riposo.
Ben Healy (EF Education-EasyPost) dovrebbe davvero immaginare le sue possibilità in questa tappa in stile Lombardi viste le sue imprese nell’ottava tappa, più che capace di attaccare sui ripidi pendii della salita finale.
I tre corridori rimanenti della Soudal-Quick-Step hanno un pass gratuito per la fuga e il terreno qui potrebbe davvero adattarsi a Ilan Van Wilder, che lo scorso anno è arrivato 13° a Il Lombardia.
Se la libertà è consentita, anche Rudy Molard (Groupama-FDJ) è un corridore che ha già corso bene in quest’area e ha le solide credenziali di arrampicata per restare nel gruppo di testa.
Con un campo così impoverito ancora in questo Giro, quasi sicuramente vedremo alcune delle stesse facce che sono scappate nella tappa 14 tornare qui. Warren Barguil (Arkéa-Samsic) favorirà questa tappa rispetto a ieri, così come Bock Mollema (Trek-Segafredo). Il compagno di squadra Toms Skogesh potrebbe desiderare un’altra possibilità di vincere la tappa dopo essersi avvicinato diverse volte, così come Derek Gee (Israel-Premier Tech) che ha impressionato al suo primo Grand Tour.
Alessandro De Marchi, Filippo Zanna (entrambi Jaico-Alola), Stevie Williams (Israel-Premier Tech), David Formolo (UAE Emirates Team), Mattia Paes e David Paes (Iolo Cometa) potrebbero essere tutti protagonisti di quella che potrebbe essere la migliore occasione rimasta per una fuga in vista di una brutale settimana finale.
predizioni
Pensiamo che Bauke Mollema si adatterebbe perfettamente al terreno e vincerebbe per Trek-Segafredo.