ROMA (Reuters) – Il governo italiano ha ottenuto una clamorosa vittoria sugli investitori ribelli mercoledì nella votazione su chi dovrebbe guidare Enel (ENEI.MI), la principale società di energia verde e la più grande società quotata del Paese.
Paolo Scaroni, l’ex amministratore delegato di Enel ed Eni che è stato scelto dal Dipartimento del Tesoro per ricoprire la carica di presidente dell’azienda energetica, è stato eletto dopo una sfida dell’hedge fund Covalis Capital che non si è concretizzata.
Sono stati eletti anche tutti e sei i consiglieri proposti dal Tesoro, che detiene il 23,6% delle azioni della società, tra cui Scaroni e il candidato amministratore delegato Flavio Cattaneo.
I restanti tre seggi sono andati a candidati proposti da Assogestioni, che rappresenta gli investitori istituzionali, lasciando Covalis senza rappresentanza nel consiglio.
Il voto ha sollevato interrogativi sull’influenza che il Dipartimento del Tesoro ha sulle società strategiche e sostenute dallo stato di cui condivide la proprietà con investitori istituzionali sempre più chiassosi.
Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha accolto con favore il risultato.
“Abbiamo ottenuto un ottimo risultato…non facile e chiaro, che premia la giustizia piuttosto che l’ingiustizia”, ha detto Giorgetti.
Kovalis, con sede a Londra, che detiene una quota di circa l’1% nella società, ha sostenuto una maggiore democrazia degli azionisti, affermando che il Tesoro non dovrebbe essere in grado di dettare opzioni in una società quotata in borsa.
Ha proposto Marco Mazzucelli, figura di spicco del mondo bancario, come candidato rivale alla carica di presidente del consiglio di amministrazione di Enel.
Il nuovo amministratore delegato
Il nuovo consiglio di amministrazione dovrebbe confermare Cattaneo come amministratore delegato in una riunione prevista nei prossimi giorni. Attualmente è vicepresidente dell’operatore ferroviario ad alta velocità Italo.
Enel, uno dei cinque maggiori sviluppatori mondiali di energie rinnovabili, a novembre ha lanciato un ambizioso piano di vendita di asset per ridurre il debito e concentrare le proprie attività in sei paesi, tra cui Italia, Spagna e Stati Uniti.
L’amministratore delegato uscente Francesco Staras è in carica dal 2014 ma non è riuscito a ottenere il sostegno della cerchia ristretta del governo di destra del premier Giorgia Meloni.
Ringraziando i dipendenti e gli azionisti del gruppo, Starace si è commossa e ha descritto i suoi nove anni come amministratore delegato come straordinari.
“Ogni crisi che il gruppo ha affrontato si è trasformata in un’opportunità che ci ha spinto ulteriormente verso la transizione energetica”, ha detto Staras durante l’incontro in un auditorium a Roma.
“Auguro al nuovo amministratore delegato e presidente il miglior successo possibile”, ha detto prima di annunciare i risultati del voto.
Gli investitori nel gruppo da 62 miliardi di euro attenderanno ora il nuovo team dirigenziale senior della società per articolare la propria visione.
Due fonti hanno detto a Reuters che il Tesoro ha detto agli investitori che vuole che Enel continui a svolgere un ruolo di leadership nelle energie rinnovabili, accelerando la dismissione degli asset e mantenendo la sua politica dei dividendi.
(Segnalazione di Francesca Landini e Keith Weir; Montaggio di Sharon Singleton
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