La Cina ha segnalato un caso umano di influenza aviaria H5N1

Una donna nella Cina orientale è stata confermata infetta da H5N1, il ceppo dell’influenza aviaria che si è diffuso in tutto il mondo e ha allarmato gli esperti. La notizia arriva appena una settimana dopo che due persone in Cambogia sono state infettate da un ceppo simile.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha affermato che l’ultimo caso è stato una donna di 53 anni della provincia di Jiangsu, nella Cina orientale. Ha sviluppato i sintomi il 31 gennaio dopo l’esposizione al pollame ed è risultata positiva a febbraio. La sua condizione attuale è sconosciuta.

La scorsa settimana, una bambina di 11 anni in Cambogia è morta a causa del virus dell’influenza aviaria H5N1 dopo che le anatre e le galline nella sua casa sono morte improvvisamente. Suo padre, un uomo di 49 anni, è risultato positivo pochi giorni dopo ma non si è ammalato gravemente.

Il sequenziamento genetico condotto in Cina ha mostrato che il nuovo caso è stato causato dal Clade 2.3.4.4b, la stessa specie che si è diffusa in tutto il mondo e ha sollevato preoccupazioni per una potenziale minaccia alla salute umana. Questo lo distingue dai casi in Cambogia, che risultavano dal clade 2.3.2.1c, una variante precedente.

Non sono stati rivelati altri dettagli sul nuovo caso.

Il nuovo tipo di virus H5N1, emerso alla fine del 2021, ha causato epidemie in tutto il mondo, anche nei paesi in cui l’influenza aviaria non è stata rilevata. Da allora, più di 200 milioni di uccelli sono morti o sono stati abbattuti, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti

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La diffusione globale dell’influenza aviaria ha sollevato preoccupazioni sulla possibilità di una futura variante che potrebbe portare alla trasmissione da uomo a uomo. Casi recenti nei mammiferi, inclusi visoni, volpi e leoni marini, hanno accresciuto queste preoccupazioni.

“La situazione globale con il virus H5N1 è preoccupante data la diffusa diffusione del virus tra gli uccelli in tutto il mondo e le crescenti segnalazioni di casi di infezione nei mammiferi, compresi gli esseri umani”, ha detto venerdì la dott.ssa Sylvie Briand dell’OMS. “L’Organizzazione mondiale della sanità prende molto sul serio i rischi di questo virus e sollecita una maggiore vigilanza da parte di tutti i paesi”.

L’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) ha fatto eco a queste preoccupazioni.

“La situazione attuale evidenzia il rischio che l’influenza aviaria H5N1 diventi più adattata ai mammiferi e trasmissibile all’uomo e ad altri animali”, ha affermato l’agenzia il 13 febbraio. Virus, che danno origine a nuovi ceppi e sottospecie che possono essere più dannosi per gli animali e/o per l’uomo”.

Una bambina di 9 anni in Ecuador è risultata positiva all’influenza aviaria H5N1 a gennaio, diventando così il primo caso del genere in Sud America. È stata portata in ospedale in condizioni critiche ma da allora si è ripresa. Nel settembre 2022, una donna di 38 anni è morta per infezione da H5N1 nel Guangxi, in Cina, dopo essere stata esposta al pollame da cortile.

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