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Roma, Italia ●
Giovedì 5 gennaio 2023
Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha invitato i tifosi a “mettere a tacere tutti i razzisti” dopo che il difensore del Lecce Samuel Umtiti e il compagno di squadra Lamek Banda sono stati oggetto di abusi razzisti durante la partita casalinga contro la Lazio mercoledì.
Giornale italiano Gazzetta dello Sport Ha dichiarato che la partita è stata interrotta per diversi minuti mentre nello stadio è stato fatto un annuncio che chiedeva la fine del tifo.
I tifosi della squadra locale hanno intonato il nome di Umtiti per aver superato gli abusi e il presidente del Lecce Saverio Stecchi Damiani ha detto che il francese vincitore della Coppa del Mondo, in prestito dal Barcellona, aveva chiesto una ripartenza.
Il Lecce è arrivato in rimonta vincendo 2-1 il campionato italiano, e il francese Umtiti ha lasciato lo stadio piangendo.
“Gli insulti razzisti sono stati oscurati dai cori di tifo per il nostro eroe”, ha detto Lecce in una nota.
Umtiti ha pubblicato un messaggio su Instagram dicendo: “Solo calcio, divertimento, gioia e il resto non conta”.
Infantino ha mostrato il suo sostegno a Umtiti e Banda dello Zambia in un post sui social media.
Commentando le foto di Umtiti e Banda, ha scritto: “Solidarietà con Samuel Umtiti e Lamek Banda – gridiamo forte e chiaro: no al razzismo”.
“Spero che la stragrande maggioranza dei miei fan, brava gente, si alzi per mettere a tacere tutti i razzisti una volta per tutte”.
Il difensore di origine camerunese Umtiti, che ha vinto la Coppa del Mondo 2018 con la Francia, è stato l’obiettivo principale delle violazioni.
I tifosi laziali hanno anche lanciato insulti razzisti contro il nazionale zambiano Banda durante il primo tempo, riferisce l’Ansa.
Il presidente del Lecce Saverio Stecci Damiani ha detto che l’arbitro ha fermato la partita e dopo che gli annunciatori dello stadio hanno chiesto la fine degli abusi, “Umtiti ha chiesto la ripresa della partita”.
E i media italiani hanno riferito che il 29enne Umtiti ha lasciato lo stadio piangendo a fine partita, accompagnato da una standing ovation da parte dei tifosi leccesi.
“Voleva rispondere in campo agli insulti. Ha reagito come un vero eroe”, ha detto Damiani alla Gazzetta dello Sport.
Questo non è affatto il primo caso di abusi razzisti nel calcio italiano, in particolare tra club legati all’estrema destra del paese.
I gruppi di tifosi fascisti sono comuni in tutta Italia. Il gruppo ultras della Lazio “Iridochibili” ha forti sostenitori con legami di estrema destra che risalgono almeno agli anni ’70.