Expo 2020 Dubai, un visitatore su cinque visita il Padiglione Italia

Uno dei primi weekend di AGI – Esposizione Universale ha visto un picco di quasi 30.000 arrivi al Padiglione Italia, una presenza di quasi 150.000 visitatori e oltre 3 milioni di utenti online, tra siti web e canali social. Ciò significa che uno su cinque degli oltre 750.000 visitatori registrati dall’apertura del sito espositivo ha visitato il Padiglione Italia.

I dati, che provengono dall’organizzazione del padiglione italiano a Dubai, solo due delle 26 settimane di fiera, sono “soddisfacenti oltre le aspettative”. Attualmente, l’aeroporto internazionale di Dubai ha registrato più di 100.000 visitatori in un solo giorno per la prima volta dalla chiusura globale.

© Afp

Expo Dubai, Padiglione Italia

Secondo i maggiori tour operator operanti sia in Italia che negli Emirati Arabi Uniti, i volumi di prenotazione mensili a Dubai hanno registrato un aumento fino al 40% rispetto allo stesso periodo del 2019, l’anno di confronto precedente allo scoppio della pandemia. Anche grazie alle vacanze scolastiche appena iniziate nel Golfo, il quartiere fieristico va a gonfie vele, con parcheggi pieni e code nei padiglioni, soprattutto nei fine settimana, alcuni dei quali simili agli Emirati Arabi. Sono state attivate anche apposite app di prenotazione per distribuire i flussi durante le 14 ore lavorative giornaliere.

La giornata inizia al Padiglione Italia, che ha attirato l’attenzione di una media di 12 troupe televisive al giorno, molte delle quali regionali o internazionali. Venerdì la versione michelangiolesca del David, The Spirit of the Suite, anche in prima pagina sul Wall Street Journal, ha saputo “fare scalpore” nel contesto di una mostra che non è certo mancata di grandi opzioni. Dall’oasi nel deserto del Padiglione di Singapore, una vera e propria giungla tropicale di passerelle sospese e spazi espositivi nascosti all’interno di coni vegetali, alle mummie reali dell’epoca di Tutankhamon in mostra nel Padiglione Egiziano.

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All’apertura per l’Italia della settimana dedicata all’esplorazione e alla ricerca sull’economia spaziale e sulla Puglia, la fiera ha saputo fare notizia quasi ogni giorno, qualificandosi come luogo dove “succede” la politica. , una zona libera dalla mobilità geopolitica, un accordo economico per la terra fertile, un’offerta turistica internazionale per 192 paesi partecipanti. Tenendo conto del calendario Cop26 che inizia il 31 ottobre in Scozia, il bilancio di queste prime due settimane consiste principalmente nell’annuncio degli Emirati Arabi Uniti del raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, per un valore di 160 miliardi di dollari nei prossimi 30 anni. Investimento equivalente in dollari. La notizia è subito tornata sulla scena internazionale e ha alzato l’asticella della concorrenza benevola nel Golfo, che attualmente vede gli Emirati Arabi Uniti alla guida della transizione energetica della regione.

E non sono mancati i primi passi concreti. Siemens Energy, Dubai Electricity and Water Authority (DEWA) ed Expo 2020 Dubai costruiranno il primo impianto solare a idrogeno verde della regione presso il Mohammed bin Rashid Al Maktoum Solar Park a Dubai, raddoppiando il suo contributo all’energia pulita nel mix energetico complessivo. . Mentre dal Padiglione della Malesia arriva la notizia che le prime due settimane hanno visto un record di oltre 1,73 miliardi di dollari in 14 contratti commerciali con aziende di diversi Paesi.

Per l’Italia, la settimana inaugurale, dedicata al clima e alla biodiversità, ha nominato Venezia capitale mondiale della sostenibilità e 78 Musa Iceberg Gates come opera di ingegneria ora in altre città costiere a rischio di crescita simile. pronto per l’esportazione. Acqua. Il padiglione ha accolto sul podio le principali aziende energetiche nazionali (Eni, Sanam, Saipem, Terna) per valutare le proprie strategie di trasformazione energetica. Celebra la bellezza di Firenze e della Puglia tra le 15 aree di accompagnamento del padiglione. Ciò ha visto il lancio della Scuola di istruzione superiore del patrimonio archeologico nelle zone di pericolo, che apparirà nel sito di Expo 2020 Dubai. Durante la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’attenzione è stata posta sulla dieta e lo stile di vita mediterranei, organizzata dal Future Food Institute e dal Gruppo Tecnologie Agroalimentari Italiane, con il supporto del Centro Dieta Mediterranea “Angelo Vasallo”. I visitatori hanno anche avuto l’opportunità di incontrare alcuni dei vincitori di medaglie olimpiche, come Marco de Costanzo (canottaggio), Abraham Conedo Ruano (lotta) e Georgia Bordignon (sollevamento pesi).

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I professori Ludovico Einaudi e Zubin Metha, che hanno diretto l’Orchestra del Maggio Fiorentino, si sono esibiti davanti a un pubblico internazionale. Nel fine settimana è stata la volta dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Italiana. Il padiglione è stato visitato da alcuni esponenti dell’economia nazionale, come Leonardo Alessandro Profumo, CEO e CEO di Ani Claudio Descalzi, ed è stato meta delle visite reali della principessa Latifa bint Mohammed bin Rashid Al Maktoum di Dubai. A Saudi Sora bint Saud Al Saud, che voleva vedere di persona la meraviglia di David. Mentre si sussurra già l’ipotesi “Uffizi Diffusi” e altre potenziali sinergie culturali tra Italia e Arabia, il tesoro dei gioielli nazionali è desideroso di arricchirlo.

Ed eccoci di nuovo ad una versione volutamente moderna e high-tech di David. “In Italia abbiamo trovato una vecchia versione ben fatta – ha ammesso il direttore tecnico David Rambelo il giorno della presentazione – ma volevamo fare qualcosa di nuovo e diverso”. Un’opera che non è più il frutto di un solo genio, ma un’opera corale, che coinvolge decine di persone e professionisti, connettendo le menti nello spazio, tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti, e nel tempo, tra Cinquecento e Cinquecento. Oggi. Forse una delle interpretazioni più riuscite dell’affermazione di “connettere la mente, creare il futuro”.

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