Riso Gallo, azienda italiana specializzata nella produzione di riso, risotti e arancini, presente alla Cop26 di Glasgow, la Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, è tra le principali figure scelte per comporre i piatti dei vari delegati e capi di Stato durante il lavoro del raduno.
Un’ambita scelta di politica volta alla sostenibilità che l’azienda persegue da anni, questo l’ha portata a farsi sostenitrice di un cambio di paradigma, come appare anche nella sua dichiarazione “Il riso è sostenibile quando lo sostiene”. Il “Patto dei Cedri” è un patto tra Riso Gallo e i suoi partner, che si impegnano a sottoscrivere un accordo che rispetti pratiche ambientali sostenibili al fine di preservare sia le terre che le comunità in cui vivono. L’accordo nasce con la consapevolezza che questi principi si estendono non solo alla filiera, ma anche alle persone che ci lavorano e ai terreni coltivati.
Gallo è stato anche uno dei primi produttori del settore ad offrire una plastica flessibile e riciclabile, fino al 2019 cartoni certificati FSC. La plastica di riso sottovuoto è riciclabile. La sostenibilità, per Risso Gallo, alimenta un’economia circolare, e comprende tutti i settori legati a questa realtà.
Carlo CoraggiosoRiso Gallo, Amministratore Delegato, Riso Gallo, ha dichiarato: “Da qualche anno ci siamo posti l’obiettivo di diventare il primo produttore di riso italiano ad essere sostenibile, con l’obiettivo di avere un impatto positivo sull’ambiente, e generare valore per tutta l’offerta attori della filiera e stakeholder. Oggi, siamo orgogliosi della nostra capacità di Contribuire ai lavori della conferenza decidendo il futuro del clima Cop26 attraverso il nostro riso sostenibile e di promuovere una cultura rinnovabile del riso, come strumento in grado di promuovere un nuovo visione della sostenibilità”.
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EFA News – Agenzia Europea per l’Alimentazione