La Russia respinge le accuse di aver preso di mira il presidente ucraino durante un attacco a Odessa
Durante una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, il primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso l’Onu, Dmitri Polyansky, ha assicurato che la Russia non ha intenzione di eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, i rappresentanti dei Paesi occidentali hanno criticato la Russia per aver colpito obiettivi a Odessa mentre Zelensky si trovava in città.
Polyansky ha respinto le accuse e ha sottolineato che gli obiettivi dell’attacco erano di natura militare, non politica. Le bombe lanciate su Odessa hanno causato cinque morti e sono state segnalate vicino al convoglio di auto che trasportava Zelensky e il premier greco Mitsotakis.
Durante l’attacco con missili balistici in città, sono state attivate le sirene e la difesa aerea. Il presidente ucraino Mitsotakis ha definito l’esperienza “impressionante” e ha confermato che il nemico ha preso di mira le infrastrutture portuali della città. Le indagini sono in corso per accertare le circostanze di un altro crimine di guerra commesso dalla Federazione Russa.
L’allarme aereo nell’oblast di Odessa è stato segnalato e la Farnesina ha avvisato gli italiani dell’imminente pericolo. L’attacco aereo ha causato timore e preoccupazione in tutto il mondo, con l’Italia che si trova al centro di discussioni riguardanti il ruolo delle “liste di putiniani”. La comunità internazionale rimane in attesa di ulteriori sviluppi e di possibili azioni per garantire la sicurezza degli abitanti di Odessa e del presidente ucraino.