Il giovane olandese Sacha Chang è stato arrestato dopo due giorni di fuga nel borgo di Montaldo di Mondovì, accusato di avere ucciso il padre e un amico di famiglia. Le ricerche sono state coordinate da decine di carabinieri, supportati da cani molecolari e elicotteri. Chang è stato arrestato senza opporre resistenza dai carabinieri della stazione di Limone Piemonte, nei boschi del Cuneese, vicino a una chiesetta nel bosco. Non era armato al momento dell’arresto ed è stato portato in ospedale per controlli sanitari, risultando in buone condizioni nonostante l’esaurimento a causa della fuga. I carabinieri hanno specificato che non ci sono documenti che attestino un suo disagio psichico.
L’area delle ricerche era impervia e coperta di vegetazione, rendendo difficile la sua cattura. Durante la fuga, la sua foto e una descrizione dettagliata erano state diffuse, e le amministrazioni dei Comuni interessati avevano invitato alla prudenza e annullato gli eventi di piazza. La notizia del duplice omicidio ha scosso profondamente Montaldo Mondovì, dove vivono poco più di 500 persone. Le vittime sono il padre di Chang, Haring Chainfa Chang, di 65 anni, e Lambert Ter Horst, di 59 anni, proprietario della casa dove i Chang erano ospiti. Si presume che il giovane abbia ferito mortalmente il padre durante una lite e successivamente ucciso l’amico. Il coltello utilizzato è stato ritrovato per strada, mentre Sacha Chang è fuggito verso i boschi. La comunità locale è ancora sotto shock, cercando di dare un senso a una tragedia così devastante.