ROMA – Nell’ambito dell’operazione Atlantide della Guardia costiera italiana contro la pesca illegale durante il periodo delle vacanze sono state sequestrate circa 170 tonnellate di prodotti ittici e sequestrate sanzioni pecuniarie per circa 600.000 euro.
Sono stati effettuati in totale 6.862 accertamenti, con 385 multe e 295 sequestri.
I controlli, iniziati ai primi di dicembre, proseguiranno per tutto il periodo festivo.
I dati sono stati diffusi dal ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Le operazioni sono coordinate a livello nazionale dal Centro nazionale di controllo della pesca sotto la supervisione della Guardia costiera di Roma, con la partecipazione di 15 direzioni marittime regionali.
L’attività della Guardia Costiera si è concentrata sulle attività in mare, con ispezioni per contrastare la pesca illegale, ma ha compreso anche ispezioni delle grandi piattaforme di distribuzione a terra, dove – ha affermato la Guardia Costiera – si concentra la maggior parte dei prodotti provenienti dall’estero.
Sono state inoltre condotte ispezioni ai punti di ingresso come porti e aeroporti, nonché lungo strade e autostrade.
La fase operativa ha consentito anche il monitoraggio dei prodotti della pesca nei centri di vendita al dettaglio e nei negozi, con l’obiettivo di prevenire i rischi per i consumatori derivanti dall’acquisto di prodotti non sicuri per il consumo umano.
L’operazione Atlantide fa parte del più ampio sforzo di pesca della Guardia costiera nel 2021. Le ammende comminate nel corso dell’anno sono state pari a 6 milioni di euro e sono state confiscate oltre 330 tonnellate di prodotti.
Oltre alle attività sul territorio nazionale, sono state svolte attività a livello internazionale sotto la supervisione dell’European Fisheries Monitoring Agency da parte della nave Gregorytti Coast Guard, che ha recentemente condotto una campagna per combattere la pesca illegale nel Mediterraneo orientale al largo della Grecia e Cipro.