Assoutenti, l’organizzazione italiana per la tutela dei consumatori, ha lanciato l’allarme riguardo ai possibili aumenti dei costi dei conti correnti e delle carte da parte delle banche a causa della tassa sugli extraprofitti. L’Istat ha registrato un aumento delle tariffe bancarie a carico dei cittadini del 6,4% annuo. Questo incremento è stato già denunciato anche dalla Banca d’Italia.
Secondo Assoutenti, c’è il rischio concreto di una nuova fiammata dei costi bancari con l’introduzione della tassa sugli extraprofitti. Ulteriori rincari potrebbero portare il costo di gestione dei conti correnti a 105 euro annui a utente. Considerando che in Italia ci sono 47,7 milioni di correntisti, la collettività potrebbe perdere quasi mezzo miliardo di euro all’anno.
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, ha chiesto al Governo di impedire eventuali aumenti dei costi bancari. I consumatori, infatti, sono pronti a denunciare gli istituti di credito all’Antitrust nel caso questi applicassero aumenti ingiustificati.
Questa situazione preoccupa molto i cittadini italiani, che ritengono già di pagare costi bancari elevati e non vogliono essere ulteriormente gravati da nuovi aumenti. Molte famiglie hanno già dovuto fare i conti con gravi difficoltà economiche a causa della crisi innescata dalla pandemia da COVID-19.
Secondo quanto riportato da Assoutenti, gli istituti di credito dovrebbero trovare altre soluzioni per fronteggiare la tassa sugli extraprofitti, senza gravare sui correntisti. Si spera che il Governo prenda in considerazione le richieste dell’organizzazione per proteggere i consumatori e garantire la stabilità economica del paese.