Rugby-Parisse ancora in corsa per l’ultima apparizione italiana

Il grande rugby italiano Sergio Parisse potrebbe ancora ottenere il canto del cigno che ha tanto desiderato al Sei Nazioni il mese prossimo, con l’allenatore Kieran Crowley che ha affermato che potrebbe essere selezionato se in forma e in forma. Il principale produttore di presenze dell’Italia avrebbe dovuto ritirarsi dal rugby internazionale dopo la Coppa del Mondo 2019 prima di cambiare idea, mentre la pandemia di coronavirus ha pagato un’apparizione d’addio programmata al Sei Nazioni dello scorso anno.

Parisse si è dichiarato disponibile per il torneo di quest’anno, solo per essere escluso dalla squadra originale per un infortunio al polso, ma Crowley ha insistito sul fatto che la porta è aperta al 38enne per salutare il tanto atteso. “Ha sempre indicato che gli sarebbe piaciuto tornare, se la sua forma fosse stata all’altezza”, ha detto l’allenatore Crowley in una conferenza stampa mercoledì. “E stava giocando molto bene, all’inizio della stagione.

“Quindi, quando ho parlato con lui un paio di settimane fa, abbiamo deciso che doveva tornare in campo e recuperare le sue competenze e quindi possiamo rivalutare la situazione dopo la partita con l’Inghilterra (il 13 febbraio). in quella fase lo prenderemo in considerazione per la selezione: “Sicuramente è un giocatore che prima di questo infortunio giocava molto bene e meritava di essere preso in considerazione per la selezione”.

Le 142 presenze in nazionale di Parisse seguono solo il gallese Alun Wyn Jones e il neozelandese Richie McCaw nella lista di tutti i tempi. L’Italia avrà bisogno di tutta l’esperienza di Parisse per porre fine a una serie di 32 sconfitte consecutive nel Sei Nazioni, una serie che risale al 2015.

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“Puoi essere competitivo e puoi essere battuto di 20 punti nella partita di oggi”, ha aggiunto Crowley. “Dobbiamo preoccuparci delle piccole battaglie e mirare a vincere le piccole battaglie e speriamo che si trasformino tutte in una grande vittoria”. Speriamo di poter superare il traguardo una volta e se riusciamo a farlo saremmo assolutamente entusiasti”.

(Questa storia non è stata modificata dallo staff di Devdiscourse ed è generata automaticamente da un feed sindacato.)

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