ROMA (Reuters) – Lukoil ha nominato un nuovo senior manager presso la sua raffineria siciliana, tra gli sforzi del governo italiano per trovare un acquirente per l’impianto e proteggerlo dalle sanzioni contro il petrolio russo.
Giovedì l’unità italiana Lukoil ha dichiarato che il gruppo russo ha scelto Eugene Manyakin come direttore generale del suo stabilimento presso l’ISAB nella città siciliana di Priolo.
Martedì è stato presentato allo staff il nuovo direttore generale, che in precedenza aveva ricoperto vari incarichi dirigenziali presso Lukoil in Svizzera e nei Paesi Bassi.
Secondo una fonte del settore, il fondo di private equity statunitense Crossbridge Energy Partners è interessato all’acquisto della raffineria e sta esaminando l’attività dell’impianto.
Crossbridge e Lukoil hanno rifiutato di commentare.
La vendita a un investitore non russo eviterebbe il rischio di fermare l’ISAB, che rappresenta circa il 20% della capacità di raffinazione italiana e impiega direttamente circa 1.000 lavoratori in una delle regioni più povere d’Italia.
I sindacati e le amministrazioni locali hanno chiesto al governo di intervenire dopo che l’Unione Europea ha deciso di imporre un divieto al petrolio marittimo russo che dovrebbe iniziare a dicembre.
Il ministro italiano per la transizione ambientale ha recentemente affermato che Roma preferirebbe vendere ISAB a un acquirente internazionale come alternativa alla nazionalizzazione.
L’impianto ha registrato vendite per quasi 3 miliardi di euro (2,96 miliardi di dollari) lo scorso anno.
(1 dollaro = 1,0118 euro)
(Reportage di Angelo Amanti e Olesya Astakhova; Scrittura di Francesca Landini; Montaggio di David Evans)