L’Italia si sta muovendo per vietare la carne coltivata in laboratorio nel tentativo di proteggere i prodotti per la casa

ROMA (Reuters) – Il governo italiano dovrebbe approvare martedì un disegno di legge che vieta l’uso di carne coltivata in laboratorio negli alimenti e nei mangimi per animali con l’obiettivo di proteggere il “patrimonio agroalimentare” del Paese, un progetto visionato da Reuters. Egli ha detto.

Il disegno di legge, che è ancora soggetto ad approvazione in una riunione di gabinetto prevista per le 17:00 (15:00 GMT), vieta all’industria italiana di produrre alimenti o mangimi “da colture di cellule o tessuti derivati ​​da animali vertebrati”.

Non si applica ai prodotti fabbricati o venduti altrove nell’Unione Europea, in Turchia o nello Spazio economico europeo (SEE).

L’Amministrazione Nazionale di Georgia Meloni si è impegnata a proteggere il cibo italiano dalle innovazioni tecnologiche ritenute dannose e ha ribattezzato il Ministero dell’Agricoltura “Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare”.

I prodotti di laboratorio minacciano il tradizionale legame tra agricoltura e alimentazione, afferma il ministro Francesco Lollobrigida, uno dei più stretti alleati della Meloni.

La bozza afferma che le violazioni potrebbero comportare multe fino a 60.000 euro (65.000 dollari) e chiusure di fabbriche, e i produttori potrebbero perdere il diritto al finanziamento pubblico per un massimo di tre anni.

Il bando della carne “cell-based” non è l’unica iniziativa del governo di destra a Roma per impedire che sulle tavole degli italiani arrivino cibi non convenzionali.

E la scorsa settimana, Meloni ha affermato che il governo stava preparando decisioni rapide per introdurre etichette informative sui prodotti contenenti o derivati ​​da insetti, nel mezzo di un dibattito sull’uso della farina di grilli.

“Le persone dovrebbero essere in grado di prendere una decisione informata”, ha scritto su Twitter.

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Il gruppo di pressione dell’agricoltura Coldiretti martedì ha salutato la mossa del governo contro il “cibo sintetico”, affermando che il divieto era necessario per proteggere la produzione domestica “dagli attacchi delle multinazionali”.

Pesanti critiche sono arrivate invece dall’associazione animalista LAV, secondo la quale la carne di laboratorio, prodotta dalle cellule di animali vivi, rappresenta una buona alternativa all’allevamento intensivo e alla macellazione.

Ha descritto il disegno di legge come una “campagna ideologica e anti-scientifica contro il progresso”.

($ 1 = 0,9240 euro)

Montaggio di Gavin Jones e Ed Osmond

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