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Martedì il governo italiano ha accettato di iniettare altri 400 milioni di euro (400 milioni di dollari) nella società statale ITA Airways come parte di uno sforzo per vendere lo stand della compagnia aerea.
Il denaro sarà disponibile per la compagnia aerea entro la fine del mese dopo che le iniezioni saranno approvate dal Ministero dell’Economia.
La compagnia aerea è stata creata lo scorso anno dalle ceneri di Alitalia, che ha accumulato perdite per oltre 11 miliardi di euro negli ultimi due decenni prima della sua chiusura.
L’Unione Europea ha accettato il continuo sostegno dell’Italia a una compagnia aerea, ma ha insistito sulla creazione di una nuova compagnia più piccola e con finanziamenti pubblici limitati.
Il precedente governo guidato dal primo ministro Mario Draghi ha lanciato un’offerta per vendere la maggior parte della compagnia aerea e ad agosto ha accettato un’offerta del fondo di investimento statunitense Certares, Delta Air Lines e Air France-KLM su una proposta della Lufthansa tedesca e del gruppo marittimo MSC. .
Ma con scarsi progressi nelle trattative con il consorzio Certares, il nuovo ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a fine ottobre non ha rinnovato la privacy dei colloqui con ITA, riportando in competizione Lufthansa e il gruppo armatoriale MSC.
La selezione di Certares non ha soddisfatto nemmeno il presidente della compagnia aerea, Alfredo Altavilla, che si è scontrato con il consiglio di amministrazione della compagnia aerea per la selezione e lunedì ha rassegnato le dimissioni.
Il consorzio Certares ha proposto di acquistare il 50% di ITA più un’azione per 350 milioni di euro, lasciando le restanti quote allo Stato italiano.
Nel frattempo, Lufthansa e il gruppo marittimo italo-svizzero MSC hanno offerto 850 milioni di euro per l’80% di ITA.
Lufthansa ha dichiarato all’inizio di novembre di essere “ancora interessata” all’acquisizione di ITA purché si tratti di una “vera privatizzazione della compagnia aerea”.
Un’infusione di 400 milioni di euro era già prevista per la compagnia aerea nel 2022 e segue un investimento iniziale di 700 milioni di euro nella compagnia aerea lo scorso anno.
La Commissione europea ha consentito all’Italia di iniettare fino a 1,35 miliardi di euro nella compagnia aerea.