L’azienda italiana Giorgia Meloni apre le porte a più lavoratori al di fuori dell’Unione Europea

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La coalizione di destra italiana prevede di aumentare drasticamente il numero di lavoratori stranieri provenienti da fuori dell’Unione Europea, continuando nel contempo a reprimere gli immigrati clandestini che attraversano il Mediterraneo.

Il governo del primo ministro Georgia Meloni ha dichiarato questa settimana che rilascerà 425.000 permessi di lavoro a cittadini extracomunitari tra quest’anno e il 2025, che secondo Roma fa parte del suo piano per aumentare l’immigrazione legale per colmare le lacune nel mercato del lavoro.

L’annuncio è arrivato dopo le ripetute lamentele dei datori di lavoro di vari settori – tra cui l’edilizia e il turismo – sulle gravi difficoltà che stanno affrontando nel trovare lavoratori, mentre l’economia italiana si riprende dallo shock della pandemia.

La Banca d’Italia ha anche avvertito che una grave carenza di lavoratori qualificati, anche nelle costruzioni e nella tecnologia dell’informazione, minaccia la capacità dell’Italia di attuare l’ambizioso piano di ripresa finanziato dall’UE da 200 miliardi di euro.

Con il nuovo sistema delle quote, Roma prevede di aumentare gradualmente il numero di nuovi permessi di lavoro concessi ogni anno, fino a 165.000 nel 2025, ampliando al contempo le categorie di lavoro per cui potranno beneficiare i lavoratori stranieri non comunitari.

Prima della pandemia di Covid-19, l’Italia concedeva meno di 31.000 permessi di lavoro all’anno a lavoratori migranti extracomunitari.

Quest’anno Roma prevede di concedere ulteriori 40.000 permessi agli 82.705 già in cantiere.

Il governo Meloni ha affermato che le quote sono state fissate dopo colloqui con datori di lavoro e sindacati per valutare le reali esigenze dell’economia.

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Ha aggiunto che il governo voleva aiutare i datori di lavoro a coprire i posti vacanti tenendo conto “della capacità di accogliere lavoratori stranieri e integrarli nelle comunità locali”.

Tuttavia, i politici dell’opposizione hanno accusato la coalizione di destra di ipocrisia, data la storica ostilità dei suoi leader nei confronti dei lavoratori immigrati stranieri.

La Meloni, leader della Fratellanza in Italia, e il suo alleato politico Matteo Salvini della Lega di estrema destra hanno a lungo criticato gli immigrati extraeuropei che arrivano in Italia, descrivendoli come una minaccia esistenziale per il Paese, la sua gente e la sua cultura.

“Il governo di destra ha capitolato”, ha scritto venerdì su Twitter Laura Boldrini, membro del Partito Democratico di centrosinistra, dopo aver annunciato le nuove quote. “È un tasso molto alto… un’amara dose di realtà per coloro che hanno costruito la propria carriera politica demonizzando l’immigrazione come una minaccia alla sicurezza nazionale”.

Boldrini ha affermato che i partiti di destra hanno criticato le precedenti proposte del centrosinistra per aumentare l’immigrazione legale, definendola “sostituzione etnica” e “invasione di immigrati”.

Da quando è salito al potere, il governo Meloni ha cercato di ridurre il numero dei clandestini, reprimendo le organizzazioni umanitarie che soccorrono le persone in mare.

La Meloni è stata presa di mira alla fine di febbraio dopo che almeno 94 persone – tra cui molte donne e bambini piccoli – sono annegate quando una fragile barca di legno che trasportava circa 180 aspiranti rifugiati provenienti da Afghanistan, Pakistan, Siria e altrove si è liberata a pochi metri dalla costa italiana.

Il governo italiano ha anche spinto l’UE a un’azione congiunta più forte per proteggere i confini esterni dell’Europa, compresa la promozione di accordi con i paesi nordafricani per limitare le partenze e facilitare i rimpatri.

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Tuttavia, dall’inizio dell’anno, quasi 70.000 migranti e richiedenti asilo sono arrivati ​​via mare in Italia, rispetto a meno di 31.000 arrivi irregolari nello stesso periodo dell’anno scorso.

Roma ha affermato nel suo comunicato che alcuni permessi per i lavoratori dell’agricoltura e del turismo saranno assegnati a lavoratori provenienti da paesi che firmano accordi per combattere l’immigrazione irregolare.

Tra i lavoratori qualificati che l’Italia accoglierà vi sono elettricisti, idraulici, operai edili, infermieri, autisti di autobus, personale alberghiero, meccanici e pescatori.

Ulteriore segnalazione di Giuliana Riccuzzi a Roma

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