La spedizione europea e giapponese BepiColombo ha effettuato il suo primo volo da Mercurio, catturando immagini del pianeta che alla fine esplorerà in modo più approfondito. Per avvicinarsi al pianeta, l’astronave utilizza la gravità del pianeta per avvicinarsi sempre di più. Ha già fatto un sorvolo della Terra e due di Venere, e questo è stato il primo di sei voli di Mercurio.
Quando l’imbarcazione è passata, ha scattato foto a Mercury utilizzando la Surveillance Camera 3 sul Mercury Transfer Module, che cattura immagini in bianco e nero con una risoluzione di 1024 x 1024 pixel. Nell’immagine qui sotto, puoi vedere le antenne del veicolo spaziale e il braccio del magnetometro.
La foto più vicina è stata scattata da circa 620 miglia dal pianeta, abbastanza vicino da vedere i crateri da impatto sulla sua superficie.
“È stata una sensazione incredibile vedere queste immagini quasi dal vivo di Mercurio”, Lei disse Valentina Galuzzi, Research Associate sul sistema di imaging SIMBIO-SYS di BepiColombo che verrà utilizzato una volta nell’orbita di Mercurio. “Mi ha davvero reso felice incontrare il pianeta che ho studiato fin dai primi anni della mia carriera di ricercatore, e non vedo l’ora di lavorare su nuove immagini di Mercurio in futuro”.
Il volo è stata anche un’opportunità per verificare che le telecamere e gli altri strumenti funzionassero come previsto e che tutto fosse a posto con il veicolo spaziale.
“Oltre alle immagini che abbiamo ottenuto dalle telecamere di sorveglianza, abbiamo anche eseguito diversi strumenti scientifici sul Mercury Planetary Orbiter e sul Mercury Magnetospheric Orbiter”, ha affermato Johannes Penkoff, scienziato del progetto BepiColombo dell’ESA. “Non vedo davvero l’ora di vedere questi risultati. È stato un ottimo turno di notte con un ottimo lavoro di squadra e tante facce felici”.
BepiColombo ora continuerà a volare su Mercurio, con la sua prossima data prevista nel giugno 2022 e la sua principale missione scientifica che inizierà nel 2026.
“Il sorvolo è stato impeccabile dal punto di vista del veicolo spaziale, ed è incredibile vedere finalmente il nostro pianeta bersaglio”, ha affermato Elsa Montagnion, direttore delle operazioni spaziali per la missione.
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