La malattia del cervo zombie: cosè e cosa rischiamo

La malattia del cervo zombie: un’allarme che si diffonde nei boschi americani

La malattia del deperimento cronico del cervo (CWD) ha scatenato l’allarme negli Stati Uniti, portando i cervi a perdere peso, isolarsi e mostrare comportamenti simili a zombie. La malattia, scoperta nel 1967, si è diffusa in più di 30 Stati americani, con oltre 800 cervi e alci colpiti solo nello Stato del Wyoming.

Gli esperti temono un possibile salto di specie alla luce dell’esperienza con il morbo della mucca pazza. La CWD è causata da prioni, proteine mal ripiegate che possono trasmettere l’anomalia a quelle sane. Tuttavia, le incognite sulle conseguenze per l’uomo e sulle modalità di trasmissione rimangono ancora irrisolte.

La preoccupazione maggiore è legata alla possibilità di trasmissione della malattia all’uomo, poiché al momento non esistono cure o vaccini disponibili. Ipotesi di un’apocalisse zombie sono state fatte, ma al momento non ci sono prove concrete per confermare tale scenario.

La diffusione della CWD rappresenta una minaccia per la fauna selvatica e potenzialmente anche per gli esseri umani che potrebbero entrare in contatto con animali infetti. Gli esperti stanno monitorando attentamente la situazione e cercando di individuare misure preventive per evitare una diffusione ancora più ampia della malattia.

Resta quindi il timore che la malattia del cervo zombie possa rappresentare un pericolo crescente, richiedendo azioni tempestive per proteggere la salute degli animali selvatici e dell’uomo.

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