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I presidenti del Senato italiano e il governo italiano intervengono sul caso di Ilaria Salis, l’italiana detenuta in Ungheria
Il caso di Ilaria Salis, l’italiana detenuta in Ungheria, ha attirato l’attenzione dei presidenti del Senato italiano e del governo italiano. Entrambi hanno deciso di intervenire per garantire un trattamento adeguato e dignitoso alla detenuta.

Il presidente del Senato, in una dichiarazione rilasciata oggi, ha espresso la sua preoccupazione per le condizioni umilianti in cui viene detenuta Salis e ha ribadito il rispetto per la dignità delle persone, anche se detenute. Ha sottolineato l’importanza di garantire trattamenti giusti e rispettosi dei diritti umani.

La presidente del Consiglio italiano ha anche confermato di aver parlato telefonicamente con il primo ministro ungherese per sollevare il caso di Ilaria Salis. Durante la conversazione, ha chiesto che vengano prese in considerazione delle alternative alla detenzione in carcere per Salis, garantendo al contempo il suo diritto a un processo equo.

Anche il ministero degli Esteri italiano, noto come Farnesina, si è mobilitato per il caso. Ha chiesto alle autorità ungheresi di valutare alternative alla detenzione in carcere per Salis, sottolineando l’importanza di garantire la sua incolumità e il rispetto dei suoi diritti.

Il servizio penitenziario ungherese, tuttavia, ha respinto le accuse false sulle condizioni di detenzione di Salis. In una dichiarazione ufficiale, ha affermato che la detenuta è trattata nel rispetto delle leggi e dei regolamenti e che le sue condizioni di detenzione sono adeguate.

Nel frattempo, il padre di Salis ha criticato la campagna per screditare sua figlia e ha chiesto che venga fatta tornare in Italia per essere processata. Ha sottolineato che sia il suo diritto ad essere giudicata nel suo paese.

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Anche il Garante dei detenuti italiano si è attivato per intervenire e tutelare i diritti di Salis. Ha condannato le possibili misure inumane e degradanti, come l’utilizzo di catene, e ha annunciato che seguirà da vicino il caso per garantire che venga rispettata la dignità di Salis.

Infine, il vicepremier e ministro degli Esteri italiano ha convocato un rappresentante ungherese per esprimere la protesta del governo italiano e chiedere un trattamento adeguato e rispettoso per Salis. Le fonti diplomatiche ungheresi, tuttavia, non hanno commentato il caso e non hanno confermato un incontro tra Meloni e Orban.

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