Il marchio italiano di scooter Lambretta si prepara a tornare in India con un nuovo avatar

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Immagine per gentile concessione: WikiCommons.

Nuova DelhiIl marchio italiano di scooter Lambretta, un tempo scelta di fiducia di famiglie e uomini d’affari, è pronto a tornare in India con un avatar più grande e pulito in collaborazione con Bird Mobility.
Vale la pena notare che il potente ed enorme scooter è apparso anche in molti film di Hollywood e Bollywood di quel tempo. Inoltre, insieme a Bajaj e Vespa, fece profonde incursioni nel paese.
In un’intervista esclusiva a etWalter Shivrahn, proprietario di Innocenti SA, che possiede il marchio Lambretta a livello globale, ha affermato che il gruppo verserà più di 200 milioni di dollari in India nei prossimi cinque anni con Bird Group che assumerà il mercato.

Innocenti SA presenterà un’ampia gamma di scooter ad alta potenza – modelli G, V e X con capacità comprese tra 200 cc e 350 cc, e alla fine porterà uno scooter elettrico nel 2024.

“Il marchio ha la sua anima in India e ha una straordinaria affinità con le masse. Vogliamo ricreare la magia del passato. Il nostro obiettivo è renderlo la moto Ferrari in India con la nostra gamma di qualità premium”.

Ancora più importante, l’azienda ha piani per la produzione locale, che si concentrerà anche sulle esportazioni in tutto il mondo, compreso il mercato interno in Italia.

È importante ricordare in questo contesto che gli scooter saranno avanzati e anche il loro prodotto più accessibile avrà probabilmente un premio di circa il 20 percento rispetto agli scooter più costosi. L’entità della joint venture sarà posseduta al 51% da Lambretta e il restante 49% dal Bird Group.

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L’anno scorso, Lambretta ha venduto quasi 100.000 unità in tutto il mondo e l’ingresso in India raddoppierà probabilmente l’impronta del marchio, afferma il quotidiano finanziario Shifran.

Attualmente Lambretta è venduta in circa 70 paesi, con unità produttive in Europa e Sud-Est asiatico. L’unità manifatturiera dell’India sarà probabilmente la più grande. Inoltre, l’impianto di produzione con una capacità di 100.000 unità a Manesar potrebbe iniziare a funzionare all’inizio del 2024.

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