MILANO (Reuters) – L’interesse medio pagato sui depositi a 12 mesi in Italia era del 2,48% alla fine di marzo, in aumento rispetto al 2,36% di febbraio, poiché le banche hanno lentamente trasferito ai depositanti tassi di interesse ufficiali più elevati.
Le banche europee sono state lente nell’aumentare i rendimenti sui contanti depositati dai clienti al dettaglio, ma gli analisti prevedono un aumento della concorrenza sulla scia dei recenti fallimenti bancari negli Stati Uniti e delle acquisizioni forzate. Credito Suisse (VI: CSGN).
I dati elaborati per Reuters dal sito di confronto conti ConfrontaConti.it hanno mostrato che il deposito medio di 20.000 euro al 30 marzo guadagnerebbe 370 euro di interessi in un anno, rispetto ai 350 euro di febbraio, con un aumento del 5,8%.
L’aumento è del 4% su un deposito di 18 mesi e solo dell’1% su un termine di sei mesi.
Dopo aver protetto la clientela retail dai tassi negativi negli ultimi anni, le banche italiane hanno cercato di sfruttare il divario tra i tassi “attivi” praticati sui prestiti e quelli pagati sui depositi mentre il costo del credito ha iniziato a salire.
I tassi di interesse negativi che i prestatori pagano ai depositanti in ritardo sono generalmente più alti rispetto ai prestatori attivi.
La Banca d’Italia ha avvertito all’inizio di febbraio, prima che le turbolenze del mercato colpissero, che tali ritardi potrebbero ridursi più rapidamente rispetto al passato, con i costi di finanziamento delle banche che aumentano più rapidamente del solito data l’improvvisa interruzione dell’inasprimento della politica monetaria.
La Banca d’Italia ha anche invitato le banche a rivedere i termini di deposito per aumentare l’interesse per i clienti man mano che la politica monetaria torna alla normalità.
La minaccia di costi di finanziamento più elevati è maggiore per i prestatori specializzati che per le banche commerciali tradizionali, con ConfrontaConti.it che presenta principalmente offerte di deposito a termine da parte di banche rivali sulla sua homepage.
Banca AideXa, prestatore digitale specializzato in piccole e medie imprese (PMI), si è classificata al primo posto con un tasso aggregato del 4,5% sui depositi a tre anni. Segue ViviBanca con un tasso del 4,15% anche nei 36 mesi.
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