La commissione d’inchiesta: Netanyahu responsabile della tragedia del Monte Meron
La commissione d’inchiesta sulla tragedia del Monte Meron ha concluso che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha la responsabilità personale per la ressa in cui sono morte 45 persone. Il rapporto non ha fatto raccomandazioni specifiche per quanto riguarda Netanyahu, che era stato informato dei potenziali pericoli legati all’affollamento intorno alla tomba di Shimon Bar Yochai fin dal 2008.
Il 30 aprile 2021, decine di migliaia di ebrei ultraortodossi si erano riuniti sul Monte Meron per il pellegrinaggio annuale, ma l’evento si è trasformato in una tragedia quando 45 persone, tra cui 16 bambini e adolescenti, hanno perso la vita a causa di una ressa scandita dalla confusione e dall’affollamento incontrollato.
Il rapporto della commissione ha evidenziato che vi erano basi ragionevoli per concludere che Netanyahu sapeva dei potenziali pericoli e non ha agito adeguatamente. Anche se non aveva conoscenza concreta della situazione, il rapporto sottolinea che avrebbe dovuto essere al corrente e agire di conseguenza come ci si aspetta da un primo ministro.
Netanyahu non ha agito in modo adeguato per correggere la situazione, e la commissione d’inchiesta ha messo in luce la sua responsabilità personale nella tragedia del Monte Meron. La vicenda ha scosso profondamente Israele e sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza durante eventi di massa nel paese.