Sette cittadini egiziani accusati di stupro di una minorenne sono sbarcati in Sicilia tra novembre 2021 e marzo 2023. I giovani sono arrivati sull’isola come minorenni, attraversando il mare a bordo di un barcone. A causa della loro età, non possono essere espulsi dal paese e sono stati quindi inviati in strutture per minori stranieri non accompagnati. Attualmente, due di loro stanno collaborando con l’inchiesta. Le autorità hanno arrestato due maggiorenni, mentre altri due minori sono stati affidati a un centro precauzionale.

Oggi si terrà un’udienza per la convalida delle misure cautelari nei confronti dei ragazzi coinvolti. Gli operatori delle strutture che li ospitano hanno descritto i ragazzi come persone “normali”, con buone capacità relazionali, e hanno mantenuto un costante contatto con le loro famiglie in Egitto.

L’episodio di violenza sessuale si è verificato all’interno dei bagni di Villa Bellini a Catania la sera del 30 gennaio. Due ragazzi del gruppo avrebbero violentato la minore mentre gli altri osservavano, impedendo al fidanzato della vittima di intervenire. La ragazza ha confermato le accuse contro uno dei suoi aggressori e ha riconosciuto un secondo ragazzo come partecipante allo stupro. Inoltre, il secondo DNA trovato sugli abiti della vittima appartiene a uno degli arrestati.

I ragazzi accusati erano ben integrati nella comunità, con alcuni di loro che lavoravano nel settore edilizio. Uno dei giovani coinvolti collaborava già con gli inquirenti ed era in attesa di un permesso di studio-lavoro. Inoltre, alcuni dei ragazzi avevano ottenuto pareri favorevoli per il rilascio di permessi di soggiorno.

Gli avvocati delle strutture che ospitano i ragazzi hanno descritto uno dei giovani come dolce, mentre l’altro ha dimostrato di comprendere la gravità dei suoi gesti. La comunità resta scioccata da questo terribile episodio, che ha sollevato dibattiti sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e sugli sforzi necessari per evitare simili tragedie in futuro.