Ballottaggio Presidenziali in Argentina: Milei sfida Massa per il cambiamento
Il 19 ottobre si terrà il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Argentina, che si preannunciano come una sfida tra il leader del Partito Libertario Javier Milei e il peronista Massa.
Milei è ampiamente sostenuto dai giovani per il suo atteggiamento anti-sistema e le sue proposte economiche, mentre la diffusa povertà e l’inflazione al 140% hanno alimentato il malcontento nella popolazione.
Il candidato del Partito Libertario promette meno tasse e più libertà come slogan principale, un messaggio che sta conquistando sempre più consensi. Il Partito stesso ha registrato un notevole aumento di seggi in Parlamento, passando da 3 a 37 deputati e 7 senatori.
Milei cerca inoltre di attrarre gli indecisi e gli orfani del centro-destra tradizionale, adottando una strategia simile a quella di Donald Trump e Jair Bolsonaro.
Tuttavia, l’immagine del Partito Libertario è stata oscurata dalle controversie sollevate dalla vice presidente Victoria Villarruel, che ha negato l’esistenza dei “desaparecidos” e ha proposto di requisire terreni ed edifici associati alla dittatura militare. Tale posizione è stata fortemente criticata per la negazione di fatti provati e supportati da testimonianze e sentenze giudiziarie.
Nel frattempo, il Museo dell’Esma, ex scuola della Marina, è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, testimoniando l’importanza di preservare la memoria storica del paese.
È importante ricordare che dal 1985, ben 1.200 militari sono stati condannati per crimini contro l’umanità, confermando l’importanza di affrontare e fare giustizia per le violazioni dei diritti umani nel passato.
L’esito del ballottaggio sarà cruciale per il futuro dell’Argentina. Mentre Milei rappresenta la promessa di un cambiamento radicale, Massa incarna le speranze di coloro che cercano una continuità politica. La decisione spetta ora agli elettori, che dovranno valutare attentamente le proposte e i valori di entrambi i candidati.