I servizi e le applicazioni spaziali sono sempre più importanti nella nostra vita quotidiana, per l’economia, l’ambiente, la gestione delle risorse e per la nostra sicurezza. Nel 2011, la National Security Space Strategy degli Stati Uniti ha definito lo spazio come “un dominio che nessuna nazione possiede ma su cui tutti fanno affidamento, [which] sta diventando sempre più congestionata, contesa e competitiva”.
Pochi paesi hanno accesso alle capacità spaziali, ma il loro numero è in aumento e si devono aggiungere società private. L’innovazione tecnologica è un elemento chiave per migliorare le prestazioni e la versatilità dei razzi e, soprattutto, per ridurre i costi di lancio. Questo obiettivo non solo aumenta la competitività di un lanciatore, ma fornisce anche l’accesso al servizio spaziale a un gruppo più ampio di clienti, istituzioni, università e centri di ricerca. È importante capire che non è possibile analizzare il settore spaziale solo da un punto di vista economico. Anche l’aspetto strategico deve essere preso in considerazione. Diversi carichi utili sono importanti per la sicurezza nazionale e sono dotati di tecnologie classificate. In questi casi, un lancio su un missile straniero non garantisce il livello di sicurezza, riservatezza e tempistica richiesti. L’orbita terrestre bassa è ulteriormente congestionata da satelliti operativi, satelliti non operativi e detriti. Se un satellite viene messo fuori servizio a seguito di un impatto, ci sarebbe la necessità di sostituirlo il prima possibile. Per tutti questi motivi, avere un accesso indipendente alle capacità spaziali è importante, nonostante le logiche di mercato. La riduzione dei costi di lancio è funzionale anche per questo aspetto.
Avio è presente in questo contesto. Nel 2021, abbiamo avuto tre lanci di successo in sei mesi con il razzo Vega, mettendo in orbita diversi tipi di satelliti, tutti con applicazioni di sicurezza. Con il volo VV20 abbiamo dimostrato che Vega è tornata con cadenza di lancio regolare dopo l’anomalia subita un anno fa. Il razzo ha ancora alcune missioni da compiere nei voli futuri, ma quello che stiamo cercando ora è il volo inaugurale del nostro razzo di nuova generazione: Vega C. Il lanciatore debutterà nel secondo trimestre del 2022. Vega C sarà più potente di Vega, con una maggiore capacità di carico utile a un costo inferiore. Il primo stadio è il nuovo motore P120C, che sostituirà il P80 di Vega e fungerà anche da booster per il prossimo lanciatore europeo per carichi medio/pesanti Ariane 6. Il secondo stadio è lo Zefiro 40 al posto dello Zefiro 23. Il volo inaugurale è quello di mettere in LEO a 6.000 km di quota il satellite scientifico LARES 2 dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Tra la fine di dicembre 2021 e l’inizio di gennaio 2022, Arianespace ha firmato un contratto con l’Agenzia Spaziale Italiana per il lancio dei satelliti Platino 1 e Platino 2 tra il 2022 e il 2024. Platino è una piattaforma satellitare avanzata e leggera interamente sviluppata e prodotta in Italia , che sarà in grado di servire i futuri clienti in un’ampia gamma di missioni.
Inoltre, sono stati firmati i contratti di servizio di lancio Microcarb e NESS con il CNES, l’Agenzia spaziale francese e l’ESA. Microcarb è un microsatellite per la misurazione dell’assorbimento e del rilascio di CO2 nell’atmosfera. NESS è una missione dimostrativa Nanosat per eseguire la sorveglianza dello spettro delle radiofrequenze civili contro il disturbo. Sia Microcarb che NESS saranno passeggeri del ridesharing su Vega C.
Infine, sono stati firmati i contratti di servizio di lancio per i satelliti Flex e Altius con l’Agenzia spaziale europea per un lancio entro il 2025. Flex fornirà servizi di mappatura della fluorescenza della vegetazione per monitorare i cicli del carbonio e l’agricoltura per la sicurezza alimentare, mentre Altius monitorerà lo stato di lo strato di ozono atmosferico.
Vega C sfrutterà appieno l’adattatore di carico utile Small Spacecraft Mission Service (SSMS), che è stato testato con successo durante il volo Vega VV16, mettendo in orbita 53 satelliti, un record europeo. Inoltre, il nuovo razzo lancerà lo Space Rider, un veicolo spaziale senza pilota riutilizzabile dell’ESA, che avrà diverse applicazioni potendo rimanere in orbita per lunghi periodi e tornare sulla Terra con un atterraggio planato aiutato da uno speciale paracadute. Avio si occupa anche del modulo di propulsione e servizio del veicolo.
Avio guarda anche oltre Vega C. La scorsa estate abbiamo tenuto la cerimonia di apertura dello Space Propulsion Test Facility (SPTF) in Sardegna, dove sarà testato il nostro nuovo motore a propulsione liquida M10. Questo motore sarà lo stadio superiore del Vega E, un’altra evoluzione della famiglia di razzi Vega.
A dicembre 2021 Avio ha completato la piena integrazione del motore. L’M10 è stato ora trasferito all’SPTF per avviare le campagne di test già a febbraio 2022.
Il futuro è nello spazio e Avio e l’Italia sono pronti.