Dieta iperproteica, quali possono essere le conseguenze indesiderate? – Buzznews

Dieta iperproteica e stipsi: quanto sono correlati?

Secondo uno studio recente, sembra che la dieta iperproteica possa essere collegata alla stipsi, ma molto dipende dalle fonti di proteine che si scelgono di consumare. La stipsi, o costipazione, è un disturbo dell’intestino che causa difficoltà nella defecazione e può essere associato a una dieta povera di fibre.

Molte persone credono erroneamente che un maggiore apporto proteico sia necessario per mantenere una buona forma fisica e ottenere una massa muscolare tonica. Tuttavia, gli esperti sottolineano che è l’esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata, come la dieta mediterranea, che favoriscono la crescita muscolare.

In Italia, siamo già soliti consumare una quantità di proteine superiore al fabbisogno giornaliero raccomandato. Tuttavia, la moda attuale di sostituire i carboidrati con proteine, soprattutto quelli derivanti dai cereali, può portare a una riduzione dell’apporto di fibra.

I cereali, infatti, sono la principale fonte di fibra in Italia e una riduzione dei carboidrati può essere responsabile della stipsi. Per garantire un adeguato apporto di fibra, si consiglia di preferire legumi e frutta secca in guscio, che sono alternative sane e ricche di fibre.

Nel lungo periodo, le diete che contribuiscono maggiormente alla salute prevedono che i carboidrati coprano circa la metà del fabbisogno energetico, seguiti dai grassi e infine dalle proteine. Questo equilibrio garantisce un apporto adeguato di nutrienti e aiuta a prevenire problemi come la stipsi.

In conclusione, è importante prestare attenzione all’apporto proteico nella dieta e alle fonti da cui derivano. Una dieta iperproteica può essere collegata alla stipsi, ma una scelta oculata delle fonti di proteine e un adeguato apporto di fibre possono aiutare a prevenire questo fastidioso disturbo intestinale.

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