Le ossa fragili: un problema crescente che colpisce l’Italia
Le nostre ossa, a nostra insaputa, si stanno consumando in modo invisibile e silenzioso. Man mano diventano sempre più sottili e fragili, tanto che anche una semplice caduta può causare una frattura a causa dell’osteoporosi.
Questa condizione è sempre più diffusa e provoca dolore e disabilità nelle persone che ne sono colpite. Oltre all’invecchiamento, ci sono una serie di fattori di rischio trascurati che contribuiscono all’osteoporosi, come una scorretta alimentazione, la mancanza di esercizio fisico, il fumo e l’abuso di alcol.
I numeri delle fratture da fragilità stanno aumentando sia a livello mondiale che in Italia. Una delle principali sostenitrici nella diffusione dell’informazione su questa patologia è Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione Firmo. In vista della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, Brandi sta lanciando luce su questa condizione, al fine di sensibilizzare la popolazione.
L’obiettivo di questa giornata è quello di informare sulle modalità di prevenzione, diagnosi e trattamento dell’osteoporosi e delle malattie muscolo-scheletriche correlate. Le aree più colpite da queste fratture sono la colonna vertebrale, il collo del femore e il polso.
La Fondazione Firmo sta promuovendo diversi eventi e iniziative per diffondere l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Sono disponibili visite specialistiche gratuite presso centri medici in tutta Italia per valutare la densità ossea e individuare eventuali segni di osteoporosi.
La Fondazione sottolinea l’importanza di adottare una dieta equilibrata ricca di calcio e vitamina D, associata ad una regolare attività fisica, per mantenere una buona salute delle ossa. Inoltre, particolare attenzione va prestata alle persone più vulnerabili, come le donne in menopausa, gli anziani e coloro che assumono farmaci che possono indebolire le ossa.
La lotta all’osteoporosi è una battaglia che coinvolge tutti. Prendersi cura delle proprie ossa è fondamentale per vivere una vita sana e attiva, senza limitazioni legate alle fratture. L’informazione è il primo passo verso la prevenzione: conoscere i fattori di rischio e adottare uno stile di vita corretto può fare la differenza.