Bevande zuccherate aumentano il rischio di fibrillazione atriale, soprattutto quelle light

Un recente studio condotto sulla popolazione italiana ha rivelato un legame preoccupante tra il consumo di bevande zuccherate artificiali e il rischio di sviluppare fibrillazione atriale, una condizione cardiaca che aumenta il rischio di ictus.

Secondo la ricerca, condotta utilizzando dati della UK Biobank e coinvolgendo oltre 200mila persone seguite per quasi 10 anni, coloro che consumano più di 2 litri a settimana di bevande zuccherate artificiali hanno un rischio aumentato del 20% rispetto a chi beve succhi di frutta al 100%.

La fibrillazione atriale è una condizione in cui il cuore batte in modo irregolare, e può portare a gravi complicanze come ictus e problemi cardiaci. Il consumo di bevande zuccherate sembra essere associato a un rischio maggiore di fibrillazione atriale, indipendentemente dalla predisposizione genetica.

Tuttavia, lo studio ha anche evidenziato alcune limitazioni, tra cui la natura osservazionale della ricerca e la dipendenza dalla memoria dei partecipanti per ricordare la propria dieta.

In Italia, il consumo di bevande zuccherate è significativo, soprattutto tra i giovani, ma il consumo di bevande “light” è inferiore. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sconsigliano l’uso di bevande light per il controllo del peso, poiché potrebbero avere effetti negativi sulla salute simili a quelli dello zucchero.

Questo studio mette in luce l’importanza di prestare attenzione alla propria dieta e di ridurre il consumo di bevande zuccherate artificiali per prevenire potenziali problemi cardiaci.

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