ROMA, 6 ago (Reuters) – Il Tesoro italiano sta lavorando per vendere il Monte dei Paschi di proprietà statale al suo più grande rivale UniCredit (CRDI.MI) a condizioni che risparmieranno gli obbligazionisti delle banche toscane da eventuali perdite. Lo hanno detto le fonti coinvolte nelle discussioni.
La banca n. 2 italiana ha dichiarato il 29 luglio di aver firmato un accordo con la guida del Tesoro su una potenziale acquisizione di MPS, di cui Roma detiene una quota del 64% dopo il salvataggio nel 2017 con un costo per le casse dello Stato di 5,4 miliardi di euro (6,4 miliardi di dollari ).
L’IFR di Refinitiv ha riferito venerdì che l’obbligazione Tier 2 del Monte dei Paschi affronta un’altra settimana turbolenta poiché gli investitori valutano il rischio di perdite al portatore come parte di qualsiasi acquisizione.
In base alle regole di “ripartizione degli oneri” progettate per proteggere i contribuenti da costosi salvataggi bancari, le autorità garanti della concorrenza dell’UE richiedono agli investitori di una banca in dissesto di sostenere i costi prima che lo Stato possa intervenire.
Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha dichiarato questa settimana che qualsiasi accordo con UniCredit sarebbe stato fatto come un’operazione di mercato, non una vendita rapida.
Una delle fonti, che ha chiesto di non essere nominata a causa della delicatezza della questione, ha affermato che la sospensione di Franco significa che il Tesoro non chiederà il permesso a Bruxelles per ulteriori aiuti governativi per siglare l’accordo.
Tuttavia, si prevede che le rigide condizioni poste da UniCredit per avviare le trattative sul MPS si tradurranno in costi pesanti per i contribuenti italiani. UniCredit ha chiesto che l’operazione non avesse alcun impatto sul proprio capitale, aumentando al contempo l’utile per azione di almeno il 10%.
(1 dollaro = 0,8503 euro)
Segnalazioni aggiuntive di Giuseppe Fonte a Roma e Valentina Za a Milano; Montaggio di Kirsten Donovan
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