Moratti, addio a Saras? Il tesoro nero del petroliere (e il valore della raffineria sarda) – Buzznews

I Moratti, famiglia di imprenditori italiani, stanno attualmente “discutendo” con l’azienda olandese Vitol per la possibile vendita del 40% di Saras, che possiede la raffineria di Sarroch in provincia di Cagliari. Saras è una delle più grandi raffinerie d’Europa, con 1.576 dipendenti e ricavi di 15,8 miliardi di euro nel 2022.

Gli eredi della famiglia Moratti non negano la possibilità di vendere, ma smentiscono la cifra di 2,2 euro per azione riportata dai media. Si ritiene che gli eredi favorevoli alla vendita siano Angelo e Gabriele Moratti, figli di Gian Marco Moratti, uno dei figli del fondatore Angelo Moratti. L’ex presidente dell’Inter, Massimo Moratti, fratello di Gian Marco, è invece riluttante a vendere.

I tre rami della famiglia Moratti sono legati da un accordo che scade il 30 giugno, che impedisce loro di vendere azioni a investitori terzi senza un consenso unanime. La valutazione attuale di Saras in Borsa è di circa 2 miliardi di euro, con un potenziale incasso di circa 837 milioni di euro per i Moratti.

Saras è stata fondata nel 1962 da Angelo Moratti, diventando una delle principali raffinerie italiane. L’eredità è passata ai suoi figli, Gian Marco e Massimo Moratti. Massimo Moratti si è dedicato all’Inter, mentre Gian Marco si concentra su Saras. Dopo la sua morte nel 2018, Gian Marco ha lasciato un’eredità di circa 100 milioni di euro alla famiglia.

Vitol, una società svizzero-olandese, è interessata all’acquisto delle quote di Saras, principalmente per ragioni logistiche legate alla posizione della raffineria nel Mediterraneo e alle difficoltà di approvvigionamento di diesel in Europa. Un’eventuale acquisizione di Saras da parte di un investitore straniero richiederà l’approvazione del governo italiano e del suo Golden Power sugli asset strategici.

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