La Commissione Bilancio del Senato ha approvato le modifiche alla Manovra dopo aver terminato la lettura degli emendamenti. Il testo definitivo della Manovra sarà presentato in aula a partire da mercoledì con il voto finale previsto per venerdì 22 con la fiducia del governo.
L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha espresso soddisfazione per un emendamento che consentirà ai Comuni di redistribuire parte delle risorse straordinarie Covid assegnate nel biennio 2020-2022. Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha sottolineato che nonostante i tagli che colpiscono i Comuni, almeno oggi è arrivato un segnale di attenzione.
La legge di Bilancio prevede tagli alle pensioni, ma per il personale sanitario, degli enti locali, degli ufficiali giudiziari e dei maestri è previsto un alleggerimento del taglio. I diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 saranno salvaguardati e le pensioni di vecchiaia non saranno toccate, mentre quelle anticipate subiranno una penalizzazione.
I medici e gli infermieri potranno rimanere in servizio anche dopo i 40 anni di lavoro fino a un limite di 70 anni di età. Inoltre, le finestre d’uscita per tutte le categorie saranno dilatate: a 3 mesi nel 2024, a 4 mesi nel 2025, a 5 mesi nel 2026, a 7 mesi nel 2027 fino a 9 mesi a partire dal 2028. È previsto anche il passaggio da Quota 103 a Quota 104 per le uscite anticipate.
Nell’anno in corso sarà possibile accedere all’Ape sociale con 63 anni e 5 mesi invece degli attuali 63. Le donne lavoratrici che hanno accumulato almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con la formula indicata purché abbiano compiuto 61 anni. Inoltre, l’importo della pensione sarà ricalcolato con il metodo contributivo.
Per gli assegni fino a quattro volte il minimo Inps è previsto il recupero pieno dell’aumento dei prezzi, mentre per i redditi più alti sarà previsto un taglio progressivo.