Wine Review: tradurre un’abilità essenziale nel mondo del vino

Quando si approfondisce il tema del vino, diventa necessario imparare le parole e le espressioni nelle diverse lingue per comprendere correttamente le denominazioni e i vini dei paesi stranieri.

Quando scrivo di vino, ho avuto la fortuna di poter parlare le lingue di diversi paesi importanti per la vinificazione: Germania, Spagna, Italia e California del Nord (inglese). Il mio francese è rudimentale ed è appena sufficiente per permettermi di rendermi ridicolo.

Sento che è importante per me tradurre i nomi dei vini stranieri di cui scrivo, e talvolta dare un accenno di pronuncia per facilitare la comprensione e, soprattutto, l’uso da parte del lettore. Con il volume di vini stranieri attualmente sugli scaffali dei commercianti, le mie competenze linguistiche si sono rivelate molto utili per poter tradurre alcuni bizzarri nomi stranieri per i lettori di lingua inglese.

Jaddico Brindisi DOC Rosso Riserva ($50)
Brindisi (prin de chi) è tradotto dall’italiano come “toast”. Viene utilizzato anche come nome della famosissima prima aria del primo atto dell’opera La traviata, che viene tradotta come “La donna caduta” e scritta da Giuseppe Verdi, il cui nome si traduce come “Go Green”. In questo caso del vino, è ottenuto da un vitigno italiano non comune che merita la vostra attenzione: 80% Negromaro e 20% Susumaniello. Quest’uva produce un interessante vino di castagne scure con aromi di ciliegia seguiti da cioccolato e prugna con sottili sentori di pepe nero, chiodi di garofano e cuoio. Tutto questo continua fino a un finale fruttato che include una modesta quantità di muschio di quercia e vaniglia. Questo è il vino perfetto per accompagnare pietanze grigliate dal sapore intenso, soprattutto quelle con salsa di pomodoro rosso ma anche qualsiasi formaggio dal sapore deciso. Penso che questo vino debba essere provato solo per provare vini prodotti da vitigni sconosciuti.

Sentero del Vento di Duca di Salaparrota ($16)
Un altro nome romantico per un vino italiano, si traduce come “la via del vento” per rendere omaggio alle brezze mediterranee che soffiano attraverso l’isola di Sicilia. Queste brezze rendono possibile coltivare uva da vino su quell’isola normalmente calda. Nel caso di questo vino, è l’uva siciliana Vermentino che offre l’aroma e il sapore di agrumi, mela verde e fiori freschi recisi bilanciati ed esaltati dal caratteristico fondo minerale siciliano. Se sei un fan dei vini bianchi, Sentiero del Vento potrebbe essere una nuova aggiunta alla tua collezione preferita.

L’editorialista del vino Bennet Bodenstein può essere contattato all’indirizzo [email protected].

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Elma Zito

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