Il governo propone una diversa assegnazione di PagoPA con il 51% alla Zecca dello Stato e il 49% a Poste Italiane, ma l’Antitrust critica questa scelta definendola “criticità concorrenziali”.
L’Antitrust chiede al governo di Giorgia Meloni di attuare un’asta competitiva per la cessione di PagoPA, poiché i concorrenti definiscono questa assegnazione una scorciatoia governativa in conflitto con le regole.
Il governo vuole accertare il valore effettivo di PagoPA con una stima giurata, ma l’Antitrust chiede che vi sia una forma equa di individuazione dell’operatore più qualificato senza favoritismi.
PagoPA ha un significativo e non replicabile vantaggio rispetto ad altre piattaforme, e Matteo Del Fante, Ad di Poste, ha dichiarato in audizione alla Camera che non esiste un interesse a minimizzare la portata del circuito di PagoPA.
La proposta del governo di assegnare una parte di PagoPA alla Zecca dello Stato e a Poste Italiane ha sollevato polemiche per presunte criticità concorrenziali. L’Antitrust chiede all’esecutivo di Giorgia Meloni di organizzare un’asta competitiva per garantire una distribuzione equa e non favoritismi nella cessione di PagoPA.
La questione ha diviso pareri tra il governo e i concorrenti, con quest’ultimi che definiscono l’assegnazione una scorciatoia in contrasto con le regole del mercato. Resta da capire come si evolverà la situazione e se verrà presa in considerazione la richiesta dell’Antitrust di una procedura trasparente e equa per l’assegnazione di PagoPA.