La Corte Suprema del Michigan ha respinto il tentativo di rimuovere Donald Trump dalle primarie nel cruciale swing state. L’Alta Corte ha dichiarato che le questioni presentate non devono essere esaminate prima delle primarie presidenziali del 27 febbraio. Nonostante la decisione della Corte Suprema, il gruppo Free Speech for the People non si arrende e sostiene che essa sia solo un conflitto di attribuzione. Questa organizzazione aveva intentato una causa per impedire la comparsa del nome di Trump sulla scheda elettorale. Ron Fein, direttore legale di Free Speech for the People, aveva equiparato le responsabilità di Trump in occasione dell’assalto a Capitol Hill alla sezione 3 del Quattordicesimo emendamento. Free Speech for the People aveva presentato un’istanza simile a nome degli elettori del Minnesota.
Le contestazioni create da questa causa hanno stabilito importanti precedenti legali, tra cui il fatto che gli Stati possiedono l’autorità legale di giudicare le contestazioni in base alla sezione 3 del XIV emendamento. È stato sostenuto che le parole, oltre ai fatti, possono costituire un’insurrezione, e quindi l’amnistia del Congresso del 1872 non si applica al caso di Capitol Hill. Nonostante ciò, la Corte Suprema del Michigan ha deciso che le questioni sollevate da Free Speech for the People non possono essere affrontate prima delle primarie presidenziali.
Questo verdetto della Corte Suprema del Michigan potrebbe avere implicazioni significative per le elezioni future e per le sfide legali concernenti l’idoneità dei candidati alle primarie. Mentre alcuni sostengono che questa decisione possa avere impatto sul sistema democratico degli Stati Uniti, altri affermano che confermi solo il diritto degli Stati di prendere decisioni indipendenti in merito alle questioni politiche. Si prevede che l’organizzazione Free Speech for the People prenda in considerazione eventuali azioni legali aggiuntive nel tentativo di rimuovere Trump dalle primarie nel Michigan. Resta da vedere quali saranno le implicazioni di questa decisione per la campagna presidenziale in corso.