Tim Considine Dead: L’attore di “My Three Sons” aveva 81 anni

L’attore Tim Considine, meglio conosciuto per aver interpretato il figlio maggiore Mike nella sitcom “My Three Sons”, è morto giovedì nella sua casa di Los Angeles, secondo un quotidiano. Condivisione Facebook Dal co-protagonista Stanley Livingston. Aveva 81 anni.

Nato a Los Angeles da una famiglia del mondo dello spettacolo – suo padre, John Considine Jr. è stato un produttore cinematografico candidato all’Oscar per “Boys Town” e sua madre era la figlia del magnate del teatro Alexander Pantages – Considine ha iniziato come attore bambino in negli anni ’50, interpretando i personaggi della miniserie “Topolino Clubhouse” per Disney TV. I suoi ruoli hanno incluso Frank Hardy in “The Hardy Boys” e Spin Evans in “Le avventure di Spin and Marty”. Nel 2000, è tornato per fare un cameo nel riavvio del film per la televisione, “Le nuove avventure di Spin and Marty”. Nel 1959, Considine è apparso insieme al suo futuro padre televisivo Fred McMurray nel film Disney “The Shaggy Dog”.

Un anno dopo, è stata mostrata la prima stagione di “My Three Sons”. La serie ha interpretato MacMurray nei panni del vedovo Stephen Douglas, che ha cresciuto i suoi tre figli dopo la morte della moglie. Considine ha recitato al fianco di Livingston nel ruolo del fratello minore Chip e Don Grady nel ruolo della figlia di mezzo Ruby. Considine ha anche diretto, per la prima e unica volta nella sua carriera, uno degli episodi della serie, “I punti del gattopardo”. La serie è stata una delle sitcom di maggior successo degli anni ’60, durata 12 anni. Tuttavia, Considine se ne andrà dopo la quinta stagione e il suo personaggio viene scritto facendogli sposare la sua fidanzata Sally (Meredith McCray).

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Dopo aver lasciato I miei tre figli, Considine è apparsa come ospite in diversi programmi televisivi negli anni ’60 e ’70, tra cui “The Fugitive”, “Bonanza”, “Gunsmoke”, “Ironside” e “Medical Center”. Ha anche avuto una scena breve ma memorabile nel film vincitore dell’Oscar nel 1970 “Patton”, in cui George S. Patton (George S. Scott).

Considine si ritirò per lo più dalla recitazione nei decenni successivi, lavorando invece come scrittore, fotografo e storico dell’auto. Vale la pena notare che ha scattato la foto di Joni Mitchell, che appare nel suo album “Blue”. Ha pubblicato diversi libri di fotografia come “The Photographic Dictionary of Football” nel 1979, “The Language of Sports” nel 1982 e “The American Grand Prix: A Century of Drivers and Cars” nel 1997. A volte ha anche scritto “On Lingua”. Colonna per il New York Times Magazine, per sostituire l’editorialista abituale William Safire.

Considine lascia il figlio Christopher, la moglie di Willett, due nipoti, la sorella Irene e il fratello John Considine.

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