Si allarga il patto anti-inflazione: Anche lindustria vuole aderire. Le linee guida entro il 10 settembre

Il ministro Adolfo Urso ha fatto appelli per l’adesione del settore industriale al Patto contro il caro prezzi, simile a quanto avvenuto in Francia. Alcune sigle del settore industriale si riuniranno per decidere se aderire al Patto contro il caro prezzi. L’adesione dell’industria amplierebbe le forze coalizzate dal governo per fermare i rincari nei prossimi mesi.

L’accordo partirà il primo ottobre e durerà un trimestre, con l’obiettivo di difendere il carrello della spesa dall’inflazione attraverso prezzi calmierati. Saranno definite le linee guida dell’accordo entro il 10 settembre. I rincari dei carburanti potrebbero non aiutare a frenare l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.

I prezzi della benzina hanno raggiunto una media di 2,021 euro al litro sulla rete autostradale. Il governo non ha pianificato interventi sulle accise e si concentra sul taglio del cuneo fiscale. Non è prevista al momento l’introduzione di un bonus carburanti da 150 euro per le fasce di reddito più basse.

L’Unc critica l’accordo, definendolo una “scatola vuota” e afferma che senza modifiche specifiche non avrà effetto sulle tasche delle famiglie. Assoutenti è ottimista sull’effetto del paniere anti-inflazione e stima risparmi medi di 155,3 euro per una famiglia tipo.

Titolo: Settore industriale invitato ad aderire al Patto contro i cari prezzi in Italia

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, ha lanciato un appello alle imprese del settore industriale italiano affinché si uniscano al Patto contro i cari prezzi, prendendo spunto dal modello adottato in Francia. Diverse organizzazioni dell’industria si riuniranno a breve per valutare l’adesione a questo accordo, che mira a contrastare l’incremento dei prezzi nei prossimi mesi.

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L’obiettivo del Patto è proteggere il potere d’acquisto delle famiglie italiane, stabilizzando i prezzi dei beni di prima necessità grazie a una serie di provvedimenti. L’accordo, che entrerà in vigore il primo ottobre, avrà una durata di tre mesi e prevede la definizione di linee guida entro il 10 settembre.

Tuttavia, alcuni esperti mettono in dubbio l’efficacia del Patto, sottolineando che l’aumento dei prezzi dei carburanti potrebbe attenuare l’impatto delle misure anti-inflazione. Attualmente, il costo della benzina ha raggiunto una media di 2,021 euro al litro sulle autostrade italiane.

Il governo, nel frattempo, non ha previsto interventi sulle accise ma si concentra sul taglio del cuneo fiscale per alleviare la pressione finanziaria sulle famiglie. Non è attualmente prevista l’introduzione di un bonus carburanti da 150 euro destinato alle fasce di reddito più basse.

L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) critica l’accordo, definendolo una “scatola vuota” e sostenendo che senza modifiche specifiche, avrà scarso impatto sulle tasche delle famiglie. D’altra parte, l’associazione dei consumatori Assoutenti è più ottimista e stima un risparmio medio di 155,3 euro per una famiglia tipo grazie all’effetto del paniere anti-inflazione.

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