Dieci detenuti, tra cui tre cittadini statunitensi di nome Siamak Namazi, Morad Tahbaz ed Emad Sharghi, sono stati rilasciati oggi. Questa notizia rappresenta un grande successo per il presidente Joe Biden, che ha ringraziato i governi del Qatar, dell’Oman, della Svizzera e della Corea del Sud per il loro aiuto nel garantire il rilascio dei prigionieri. Nonostante ciò, le identità degli altri due prigionieri liberati non sono state rivelate, rispettando la richiesta delle loro famiglie.
È importante sottolineare che il portavoce del Consiglio di sicurezza ha chiarito che il rilascio dei prigionieri non implica un riavvicinamento con il regime iraniano. L’accordo tra gli Stati Uniti e l’Iran prevedeva lo scambio di dieci prigionieri, cinque americani detenuti a Teheran e cinque iraniani detenuti negli Stati Uniti. I prigionieri americani sono stati trasferiti su un aereo qatariota diretto negli Stati Uniti, mentre due dei prigionieri iraniani rilasciati hanno scelto di tornare in Iran e gli altri due rimarranno negli Stati Uniti.
Questo accordo ha portato anche alla decisione dell’Iran di “scongelare” sei miliardi di dollari di fondi petroliferi bloccati in Corea del Sud. Questa mossa fa parte dell’obiettivo di stabilizzare il mercato dell’energia e del petrolio e limitare i programmi nucleari iraniani. Tuttavia, molti critici definiscono questa scelta come una politica di appeasement, esprimendo preoccupazioni sul modo in cui l’Iran utilizzerà questi fondi.
Per affrontare queste preoccupazioni, un funzionario statunitense anonimo ha affermato che l’Iran potrà utilizzare i fondi solo per scopi umanitari, altrimenti verranno nuovamente bloccati. Nonostante il rilascio dei prigionieri e i tentativi di stabilizzare i rapporti con l’Iran, molte persone in Iran protestano ancora contro il regime degli ayatollah e chiedono un cambio di governo.
Infatti, l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Teheran per giocare nella Champions League d’Asia ha aumentato la frustrazione della popolazione, poiché le donne non sono autorizzate a entrare negli stadi e l’accesso a Internet è limitato dal governo. Alcuni critici ritengono che la decisione del presidente Biden sia una scelta sbagliata che prolunga l’agonia degli iraniani e “premia” l’ex presidente Donald Trump.