Putin, lo zar spietato (e nervoso) che non ammette rivali – Buzznews

Vladimir Putin si è liberato di Aleksei Navalny, eliminando l’uomo che incarnava la sua nemesi. Non è chiaro se Putin abbia ordinato esplicitamente l’assassinio di Navalny o se abbia lasciato che morisse lentamente a causa delle terribili condizioni della sua prigione. Questo evento è un segnale inquietante di ciò che sta accadendo nella mente di Putin in vista delle elezioni presidenziali imminenti.

Le elezioni sono già state predisposte per confermare Putin al potere per altri sei anni. Il Cremlino non consente nemmeno la presenza di candidati in contrasto con Putin, eliminando l’ultimo ostacolo significativo di Boris Nadezhdin. Navalny era l’unico candidato che faceva ombra al trionfo di Putin.

Nonostante la diminuzione dell’impatto di Navalny sull’opinione pubblica, la sua eliminazione segna una paura e un nervosismo da parte di Putin. Questo evento mostra la deriva totalitaria del regime di Putin, evidenziata anche dalla recente legge sulla confisca dei beni delle persone che criticano la guerra in Ucraina. La morte di Navalny significa che la verità, il coraggio e un’alternativa alla Russia di Putin non sono più possibili.

Nonostante le apparenze, Putin non era affatto tranquillo, come dimostrano i suoi commenti su Biden e sul giornalista Tucker Carlson. La fine di Navalny fa sentire Putin più sicuro, almeno per ora.

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