Investimenti italiani
A fine 2021 il Ministero delle Trasformazioni Ambientali (“Ministero per la Transizione Ecologica“- MiTE) Procedure di gara rivolte a Regioni ed enti locali con l’obiettivo di finanziare progetti di trasformazione di aree industriali dismesse in centri di produzione e distribuzione di idrogeno “verdi” Il bando è stato reso pubblico con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale solo il 27 gennaio , 2022. I progetti saranno finanziati con i fondi del piano Il National Recovery and Resilience (“NRRP”) – che prevede un investimento complessivo di 500 milioni di euro – dovrà essere completato entro il 2025.
Inoltre, l’11 febbraio 2022, il MiTE italiano ha emesso un comunicato stampa in cui annunciava che avrebbe presto attuato un accordo di programma con l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) che coprisse le attività di ricerca e sviluppo legate all’idrogeno. , attraverso i fondi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (“NRRP”).
Circa 110 milioni di euro saranno trasferiti all’accordo di programma con l’ENEA per svolgere – nel prossimo triennio – specifiche attività di ricerca e sviluppo, in collaborazione con gli enti di ricerca beneficiari.[1].
Inoltre, il MiTE italiano sta per lanciare due gare per la ricerca e lo sviluppo nel campo dell’idrogeno. La prima andrà a circa 20 milioni di euro per enti di ricerca e università, mentre la seconda andrà a circa 30 milioni di euro per materiali speciali, che probabilmente includeranno aziende italiane ed estere.
Valli dell’idrogeno e altri progetti
L’Italia è già un attore di primo piano nella scena del cambio dell’idrogeno con un gran numero di iniziative, tra cui diversi progetti legati alla creazione di valli dell’idrogeno. Al momento, nella mappa europea delle valli dell’idrogeno, l’Italia è presente solo con la Valle del Brennero. Tuttavia, è ragionevole aspettarsi che vengano elencati anche altri progetti – come quelli previsti per la Pianura Padana e la Hydrogen Valley Railroad (“H2iseO”), che il Gruppo FNM prevede di produrre e distribuire idrogeno ai treni a celle a combustibile Alstom. presto.
Prospettive – Prospettive
Con un adeguato sostegno agli investimenti, lo sviluppo di nuove tecnologie e partnership strategiche, il mercato dell’idrogeno sarà in grado di ottenere una posizione di rilievo nel mercato energetico globale nei prossimi 10-15 anni. L’Italia sta già lavorando per questo obiettivo.
Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico italiano (“MISE”), per avviare un’economia a basse emissioni di idrogeno in Italia e raggiungere l’obiettivo della domanda di energia per la penetrazione dell’idrogeno, sarà necessario un investimento fino a 10 miliardi di euro tra il 2020 e il 2030. Questo importo sosterrebbe la produzione di idrogeno, le strutture, la distribuzione e il consumo, gli investimenti in ricerca e sviluppo e le infrastrutture (ad es. reti del gas)[2].
Il motivo di queste e altre iniziative è, innanzitutto, perché investire nelle energie rinnovabili significa costruire l’indipendenza energetica del Paese.