Pope visita la città natale del padre immigrato per una festa di compleanno | Notizie, sport, lavoro

In questa foto resa disponibile da Vatican Media, Papa Francesco siede a pranzo a casa della cugina di Carla Rapizzana, a destra, nella città di Portacomaro, a circa 10 chilometri (sei miglia) a est di Asti, nel nord Italia, sabato 11 novembre. 19, 2022. Rabizana ha raccontato ai media locali che lei e il papa avevano mantenuto la loro relazione nel corso degli anni poiché sarebbe rimasto con lei durante la sua visita a Torino, dove aveva vissuto a lungo, prima che diventasse papa. (Vatican Media via AP)

Di Colin Barry e Gianfranco Stara, Associated Press

PORTACOMARO, Italia (AP) – Papa Francesco ha compiuto sabato un raro viaggio personale, tornando nella città natale di suo padre nel nord Italia per la prima volta dalla sua ascensione al soglio pontificio per celebrare il 90° compleanno del cugino di secondo grado che conosce da tempo come ” Giorgio”. “

La visita di due giorni di Francesco nella sua patria ancestrale ha evidenziato alcuni dei temi centrali del papato, tra cui l’importanza di onorare gli anziani e il prezzo della migrazione umana. Alla visita privata di sabato seguirà la visita pubblica di domenica per una Divina Liturgia per i fedeli locali, durante la quale Francesco potrà riflettere bene sull’esperienza di emigrazione della sua famiglia in Argentina.

Il padre del Papa, Mario José Francisco Bergoglio, ei suoi nonni paterni arrivarono a Buenos Aires il 25 gennaio 1929 per raggiungere altri parenti unendosi alla fine di un decennale esodo dall’Italia, che il Papa onorò con due recenti compagni. Santi: San Giovanni Battista Scalabrini e Sant’Artdem Zati.

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Il futuro papa, Jorge Mario Bergoglio, nacque quasi otto anni dopo a Buenos Aires, dopo che l’anziano Bergoglio conobbe e sposò Regina Maria Sivori, la cui famiglia era anch’essa di origine immigrata italiana. Francis è cresciuto parlando il dialetto piemontese di sua nonna Rosa, che si prendeva cura di lui quasi tutti i giorni.

L’anziano Bergoglio è nato nella città di Portacomaro, 10 chilometri (6 miglia) a est di Asti, una città agricola che aveva perso la sua popolazione non solo per l’emigrazione ma anche per la vicina Torino quando divenne un centro industriale.

Oggi la città ha una popolazione di 2.000 abitanti, ma era più di 2.700 un secolo fa ed è scesa a 1.680 negli anni ’80.

La famiglia del Papa è immigrata dopo il picco, che ha visto partire 14 milioni di italiani dal 1876 al 1915, un movimento che ha reso l’Italia la più grande diaspora volontaria del mondo, secondo Lauren Brown Stromfels, professore associato di storia al Cedar Crest College di Allentown. , Pensilvania.

Francesco cita spesso la storia della sua famiglia e, ora 85enne, ha fatto dell’accoglienza e dell’integrazione degli immigrati un tratto distintivo del suo pontificato, e spesso affronta critiche perché l’Europa in generale, e l’Italia in particolare, è coinvolta in dibattiti su come gestire il 21° secolo. migrazione di massa.

Il Papa ha riconosciuto il significato storico dell’esperienza dell’immigrazione attraverso le recenti canonizzazioni di san Giovanni Battista Scalabrini, vescovo italiano che alla fine dell’Ottocento fondò un ordine per aiutare gli immigrati italiani, e di Artemide Zatti, italiano emigrato a Argentina nello stesso periodo e dedicò la sua opera all’assistenza dei malati.

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Ha colto l’occasione per denunciare ancora una volta l’indifferenza europea verso i migranti che rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo e quello che sperano sia un futuro migliore.

Francesco ha iniziato la sua visita a Portacomaro sabato con un pranzo a casa della cugina di Carla Rapizzana. Le immagini diffuse dal Vaticano mostrano Francesco visibilmente divertito, coccolato da una rapizana e seduto a capotavola. Successivamente ha visitato un altro suo parente stretto, fermandosi in una casa di cura lungo la strada per salutare e benedire gli ospiti.

“Ci conosciamo da sempre”, ha detto Rabezana al Corriere della Sera prima della visita. “Quando abitavo a Torino, Giorgio – lo chiamavo sempre – veniva a stare perché avevo una stanza in più. Così abbiamo mantenuto il nostro rapporto”.

“Scherzavamo sempre. Quando mi ha detto che sarebbe venuto per festeggiare il mio novantesimo compleanno, ho detto che mi ha fatto battere forte il cuore. In risposta mi è stato detto: ‘Cerca di non morire’. Scoppiammo a ridere”.

Pope ha diversi terzi e quarti cugini ancora in zona.

«Era una famiglia numerosa, e in zona ci sono ancora tanti lontani cugini», ha detto Carlo Serrato, ex sindaco di Portacomaro. Ha detto che è stata una “grande sorpresa” per tutti in città quando Francesco è stato eletto Papa quasi un decennio fa.

“Tutti sapevano che c’era un vescovo che è diventato cardinale di Buenos Aires, ma era qualcosa che i parenti sapevano, non tutti in città”, ha detto Serrato.

Dopo quasi 10 anni da papa, Francesco deve ancora tornare nella sua città natale in Argentina. Non ha davvero spiegato le sue ragioni per stare lontano. Di recente ha confermato che in caso di dimissioni non tornerà a vivere a Buenos Aires ma resterà a Roma.

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Barry segnalato da Milano. Nicole Winfield ha contribuito da Roma.

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