Panico FIGC dopo che i membri della troupe televisiva sono risultati positivi al Covid | Italia

Tre membri della troupe televisiva dell’emittente pubblica Rai, che segue la nazionale italiana, sono risultati positivi al Covid-19 venerdì, provocando il panico nell’associazione calcistica del Paese e spingendo i funzionari a cancellare la conferenza stampa faccia a faccia di venerdì con la squadra. . . Azzurro.

Il giornalista Alberto Remedio e due tecnici della tv sono risultati positivi al coronavirus dopo aver fatto il tampone questa mattina presto, secondo diverse notizie della stampa italiana.

Due membri della troupe televisiva sono a Londra e il terzo a Firenze, dove sta seguendo la Nazionale nel ritiro di Coverciano. “Spero che si risolva presto”, ha detto Auro Borrelli, direttore di Rai Sport.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha comunicato nelle prime ore del mattino l’esito positivo del test dei membri dell’equipaggio, e ha chiuso i battenti del proprio centro sportivo per tutelare sia la squadra che lo staff tecnico. La conferenza stampa di persona con i giocatori, prevista per oggi, e tenuta a distanza, tramite collegamento video, è stata annullata.

Il sindacato ha immediatamente disinfettato il media center e gli uffici, frequentati dalla persona risultata positiva. Secondo quanto riferito, i calciatori non sono preoccupati perché sono tutti vaccinati. Nonostante ciò, la federazione teme che la versione contagiosa di Delta possa aver contagiato i funzionari della federazione, che seguono la nazionale italiana, nonostante le misure di distanziamento e anti-Covid osservate durante l’Europeo tra i tesserati.

La delegazione FIFA ei giocatori partiranno domani mattina, intorno alle 11, con un volo dall’aeroporto di Firenze a Luton. Più complicata la situazione per la Rai, che dovrà sostituire i tecnici e il giornalista 48 ore prima della partita.

L’episodio ha riacceso le polemiche sulla controversa decisione della UEFA di tenere la partita a Londra, nonostante l’aumento degli infortuni nel Regno Unito, e la diffusione della variante Delta. A giugno, il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha dichiarato di voler raggiungere la finale a Roma a causa dell’alto numero di contagi da coronavirus in Gran Bretagna.

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Durante una conferenza stampa a Berlino con il cancelliere tedesco Angela Merkel, quando gli è stato chiesto se fosse favorevole allo spostamento della finale a Roma, Draghi ha detto: “Sì… cercherò di fermare la finale che si svolge in un paese dove il contagio è si sta diffondendo. Sta crescendo rapidamente.”

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