Disposti i domiciliari per un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara del Vallo. La casa del fotografo indagato per ricettazione è stata perquisita e acquisita la copia forense del suo telefono. Gli inquirenti sostengono che il fotografo voleva alimentare teorie complottistiche sull’ex latitante e vendere falsi scoop a siti di informazione. Il fotografo replica dicendo che ha fatto il suo lavoro onestamente. Il militare ha estratto illegalmente copie di 786 file riservati relativi alle indagini sulla cattura del padrino e li ha consegnati al consigliere comunale. Il consigliere comunale ha contattato Fabrizio Corona per vendere i documenti top secret. Successivamente, ha cercato di vendere il materiale anche al direttore del quotidiano online Mow, Moreno Pisto. La casa di Fabrizio Corona è stata perquisita e anche il suo telefono e il suo computer sono stati acquisiti dagli inquirenti. La copia forense del telefono del fotografo è avvenuta senza sequestrare effettivamente il telefono, ma facendone una copia e restituendo l’originale al proprietario.
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Disposti i domiciliari per un carabiniere e un consigliere comunale di Mazara del Vallo
Mazara del Vallo – Due personaggi illustri della città siciliana sono finiti agli arresti domiciliari dopo una lunga e accurata operazione da parte degli inquirenti. Si tratta di un carabiniere e di un consigliere comunale, le cui azioni sono state ritenute illegali e inaccettabili dalle autorità competenti.
La vicenda ha origine dalla perquisizione della casa di un fotografo indagato per ricettazione. Durante la ricerca, gli investigatori hanno acquisito una copia forense del telefono dell’uomo, ritenendo che fosse coinvolto in attività sospette. Secondo le fonti ufficiali, il fotografo sarebbe stato intenzionato a diffondere teorie complottistiche sull’ex latitante e a vendere scoop fasulli a noti siti di informazione.
Naturalmente, il fotografo coinvolto respinge tali accuse e sostiene di aver sempre lavorato in modo onesto e professionale. Tuttavia, gli inquirenti sembrano aver raccolto prove che indicano il contrario.
Parallelamente, è emerso che il militare coinvolto avrebbe illegalmente estratto copie di 786 file riservati relativi alle indagini sulla cattura del padrino, che poi ha consegnato al consigliere comunale. Quest’ultimo, a sua volta, avrebbe cercato di smerciare tali documenti top secret a personaggi noti nell’ambito mediatico, come l’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona e il direttore del quotidiano online Mow, Moreno Pisto.
In seguito agli sviluppi dell’indagine, anche la casa di Fabrizio Corona è stata perquisita e i suoi dispositivi elettronici sono stati acquisiti per ulteriori accertamenti da parte degli agenti. Tuttavia, la copia forense del telefono del fotografo è stata effettuata in modo particolare: anziché sequestrare il telefono stesso, gli inquirenti ne hanno fatto una copia e poi hanno restituito l’originale al proprietario.
L’intera vicenda suscita sgomento e sconcerto nella comunità di Mazara del Vallo, che non si sarebbe mai aspettata una simile compromissione da parte di figure eminenti della città. Si attendono ulteriori sviluppi dell’indagine e ci si augura che la verità venga presto alla luce.