L’amministrazione del presidente Joe Biden ha concesso alle banche di trasferire 6 miliardi di dollari di asset iraniani senza timore di subire sanzioni. Questa decisione fa parte di un accordo volto al rilascio di cinque cittadini americani detenuti in Iran.

L’accordo è stato raggiunto tra la Casa Bianca e Teheran ed è stato notificato al Congresso degli Stati Uniti. Il segretario di Stato Antony Blinken ha firmato l’esenzione dalle sanzioni per il trasferimento dei fondi verso l’Iran.

Uno dei detenuti liberati è Siamak Namazi, un uomo d’affari iraniano-americano che ha trascorso otto anni in prigione, il periodo più lungo per un cittadino americano detenuto in Iran. Altri detenuti rilasciati includono Morad Tahbaz, un imprenditore con doppia cittadinanza britannica, e Emad Shargi.

I prigionieri sono stati liberati dal carcere di Evin a Teheran e posti agli arresti domiciliari come primo passo dell’accordo. Questo gesto rappresenta un importante segnale di distensione tra gli Stati Uniti e l’Iran, dopo anni di tensioni diplomatiche.

L’amministrazione Biden ha sottolineato che questa mossa non rappresenta un segno di cedimento nei confronti dell’Iran, ma piuttosto una dimostrazione di buona volontà e un passo verso la riapertura dei canali di dialogo.

Tuttavia, i critici dell’amministrazione sostengono che questo potrebbe inviare un messaggio sbagliato all’Iran, incoraggiando comportamenti aggressivi o destabilizzanti nella regione.

Resta da vedere come questa decisione influenzerà le dinamiche regionali e come si svilupperanno i futuri negoziati tra gli Stati Uniti e l’Iran.