La colite ulcerosa e la malattia di Crohn stanno diventando un problema sempre più diffuso in Italia. Queste malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) possono compromettere la qualità di vita delle persone, causando sintomi come diarrea persistente e perdita di peso. Attualmente in Italia ci sono almeno 250.000 malati, ma si prevede che entro il 2030 questo numero possa addirittura raddoppiare.
Le cause delle MICI non sono ancora del tutto comprese, ma si ipotizza che fattori ambientali come l’alimentazione e lo stress possano giocare un ruolo chiave nello sviluppo di queste malattie. Recentemente è emerso che alcune anomalie possono essere rilevate fino a 8 anni prima che i sintomi delle MICI si manifestino.
La diagnosi precoce delle MICI è fondamentale per limitarne l’impatto sulla vita delle persone colpite. Attualmente le terapie disponibili includono l’uso di steroidi, immunosoppressori e farmaci biologici immunomodulanti. Tuttavia, molti pazienti non riescono ad avere un controllo ottimale della malattia, cosa che può avere ripercussioni negative sulla loro qualità di vita.
Per migliorare la situazione dei pazienti affetti da MICI è fondamentale concentrarsi su una diagnosi tempestiva e sui percorsi di cura personalizzati. Solo così sarà possibile migliorare la loro qualità di vita e fornire loro le migliori opzioni terapeutiche disponibili. Le MICI sono una sfida sempre più urgente per il sistema sanitario italiano e occorre fare tutto il possibile per affrontare questa problematica in modo efficiente ed efficace.